Portogallo, gli arbitri minacciano lo sciopero. La Federazione: “Decisione incomprensibile”

Prosegue senza sosta il botta e risposta tra la Federazione del Portogallo e l'Associazione nazionale degli arbitri di Calcio, che minaccia ormai da mesi lo sciopero integrale dopo i reiterati episodi di violenza riscontrati ai danni dei fischietti. Come riporta A Bola, in una nota stampa divulgata, l'APAF ha ricordato la riunione con la Lega dello scorso 12 novembre, in cui presentò una serie di proposte e di modifiche normative come pene più aspre nel caso di violenza verbale e/o fisica ricevuta, esprimendo la necessità che vengano applicate durante la stagione in corso, al di là del voto unanime dell'Assemblea Generale di Lega.

Le richieste dell'Associazione degli Arbitri del Portogallo

L'APAF ha più volte sottolineato, negli ultimi mesi, la mancanza di sicurezza degli arbitri nelle competizioni nazionali e distrettuali fino a tutti i livelli, con numerosi episodi reiterati di minacce, percorre e sbeffeggiamenti ai direttori di gara. I protagonisti lamentano una costante mancanza di tutela in loco, chiedendo il "chiaro impegno da parte del presidente della Federazione Portoghese di Calcio Pedro Proença, di ratificare immediatamente le modifiche normative, dopo essere stata approvata dalla Liga Portogallo, dimostrando così la disponibilità a garantire questo percorso di miglioramento". Risposta che non è ancora arrivata, con una nota dei vertici del calcio portoghese che hanno ben altre intenzioni, considerando il proprio sport e il rapporto con i fischietti, già assolutamente sicuro, senza la necessità di porre ancora sotto i riflettori l'annosa questione.

Il comunicato della Federazione

Questa la nota stampa della Federazione: "La Liga Portugal si rammarica per la posizione dell'Associazione Portoghese degli Arbitri di Calcio (APAF), in particolare del suo presidente José Borges, nella misura in cui la questione ora portata al pubblico - le rivendicazioni dell'associazione di classe - era già stata affrontata durante l'incontro tra le parti, il 12 novembre, e ribadita in colloqui successivi. Liga Portugal non comprende, quindi, l'ampiezza del recente comunicato APAF né il fatto che sia stato reso pubblico alla vigilia del Vertice dei Presidenti, che non è un organo deliberativo.

2. Nella data sopra menzionata, Liga Portugal ha ricevuto dall'APAF un opuscolo di rivendicazioni, in particolare nel capitolo Disciplina, relativo al comportamento degli agenti sportivi, che, data la sua complessità e contenuto, è stato inoltrato ai servizi legali, che prima verificano l'ammissibilità legale di ciascuna richiesta.

3. Dai contatti generati nel frattempo tra Liga Portugal e APAF, in particolare nel suddetto incontro tra le parti, qualcosa di essenziale per l'entità che sovrintende al calcio professionistico e poi compreso dall'APAF è stato esplicito: nella difesa intransigente dell'integrità delle competizioni, non vi erano condizioni per effettuare la modifica regolamentare richiesta, quindi qualsiasi modifica alle regole con un campionato in corso non sarebbe mai stata presa in considerazione dall'organismo, in particolare per una proposta che, attivata a metà stagione, avrebbe generato doppi standard per situazioni identiche tra il primo e l'ultimo turno.

4. Liga Portugal ribadisce la sua disponibilità - sempre espressa da questo Consiglio - ad analizzare tutte le proposte per modificare i regolamenti sulle competizioni, arbitri e disciplinari per la stagione 2026-27.

5. La Liga Portugal comprende che la posizione dell'APAF è incomprensibile e suscita allarme sociale. Dopo la calma registrata negli ultimi fine settimana riguardo alle critiche pubbliche all'arbitraggio, la Liga Portugal è sorpresa che l'APAF, senza un motivo evidente, riporti gli arbitri al centro della discussione.

6. È noto all'APAF e al suo presidente che l'arbitraggio è un servizio fornito alle competizioni professionistiche dalla Federazione Portoghese di Calcio", termina.