Il calciatore del Psg Illja Zabarnyi viene dall'Ucraina, Paese che da tre anni sta combattendo una guerra contro la Russia. Già in diverse occasioni, il difensore centrale nato nel 2002 ha denunciato gli attacchi ed i bombardamenti russi diretti al suo Paese di nascita. Di recente, sul suo profilo Instagram ha parlato nuovamente di questa vicenda aggiungendo che non ha alcun rapporto con persone nate in Russia, eccezion fatta per Matvej Safonov, portiere nonché suo compagno di squadra al Paris Saint-Germain.
Dichiarazioni
Psg, Zabarnyi attacca la Russia: “Stato terrorista. Safonov? Rapporto professionale”

Psg, l'attacco di Zabarnyi: "La Russia è un Paese terrorista. Appoggio l'isolamento del loro calcio"
—Quest'estate, il Paris Saint-Germain ha acquistato Zabarnyi dal Bournemouth spendendo poco più di 60 milioni di euro bonus inclusi. Il calciatore classe 2002, grazie a questa trattativa che l'ha visto protagonista, è diventato il primo ucraino nella storia della compagine parigina. Fino ad ora, il difensore ha giocato 14 partite con il club francese segnando anche un gol contro l'Auxerre a fine settembre. Oltre ad essere concentrato sulla sua carriera agonistica, il numero 6 del Psg pensa anche a quel che sta succedendo nella sua patria: la guerra e gli attacchi da parte della Russia.

Diverse volte, il difensore ucraino ha denunciato quanto sta facendo la Russia nei confronti della sua terra natia e tramite il suo profilo Instagram, spesso, documenta gli avvenimenti legati a questa guerra che va avanti da tre anni. Il sito francese RMC Sport ha riportato le parole che Zabarnyi ha condiviso su Instagram dopo la vittoria della sua Ucraina per 2-0 contro l'Islanda: "La Russia è un Paese terrorista". Nel mese di settembre, in un'intervista durante il programma ucraino Football 360, ha parlato del rapporto con Safonov, suo compagno di squadra russo: "La guerra va avanti ed io non ho nessun rapporto cpi russi. Per quanto riguarda il mio compagno di squadra, con lui interagisco a livello professionale quando ci alleniamo ed adempirò ai miei doveri nei confronti del Psg. Finché la guerra continua, sono pienamente d'accordo sul totale isolamento del calcio russo dal mondo".
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