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Razzismo o no? Cagliari, accuse da Dallas di Fabrice Picault: “Il Mister mi chiamava scimmia”, e poi “Ma no, amo la Sardegna…”

Fabrice Picault, oggi a Dallas

Tempesta in un bicchier d'acqua su quanto sarebbe accaduto nella Primavera del Cagliari

Redazione DDD

Intervistato dai profili ufficiali del Dallas FC, club per il quale gioca negli USA, Fabrice Picault, ex giocatore della Primavera del Cagliari aveva lanciato un’accusa pesante su alcuni comportamenti razzisti nei suoi confronti dell’allora tecnico della Primavera. “Mi dava della scimmia e mi diceva di tornare nella giungla”- alcune delle frasi incriminate che sarebbero state indirizzate a Picault. Successivamente, il giocatore con una Instagram Story ha voluto precisare quanto detto, viste anche le recenti vicende che stanno accadendo negli Stati Uniti. “Voglio chiarire quello che ho detto ieri sul mio allenatore e alcuni miei compagni, non riflette tutto il tempo che ho passato in Sardegna, torno lì ogni anno, ho i miei migliori amici e ci passo un mese e mezzo della stagione – le parole di Picault-. Sono cose che mi sono realmente successe, che andrebbero discusse, ma non per compatimento, non ho bisogno della pietà di nessuno, sono cose capitate anni fa e ho fatto ciò che dovevo fare con la mia carriera, ma sono comunque reali e importanti. Non è questo il momento di colpire un intero club, dobbiamo solo guardarci allo specchio individualmente e capire cosa possiamo fare meglio”. 

Dal canto suo Giorgio Melis, l’allenatore chiamato in causa dall’ex rossoblù, fra le accuse iniziali di Picault e la sua marcia indietro, aveva comunque fornito la sua versione dei fatti a TMW: "È un’accusa che non sta né in cielo né in terra. Quando negli anni Ottanta ero ancora un calciatore e facevo le trasferte fuori dall’Isola ci chiamavano ‘sardignoli’ e ‘pastori’ e ho lottato tanto contro questo atteggiamento che ho subito in prima persona. Fafà ha un carattere particolare, è certamente un po’ permaloso ma con questa uscita ha toppato alla grande: sono stato io a insistere per portarlo al Cagliari da Miami, ho conosciuto pure la famiglia a cena e posso dire che erano persone in gamba. Da lui mai mi sarei aspettato un’uscita a vuoto di questo tipo, non ho mai detto né fatto nulla di tutto ciò di cui mi accusa".

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