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Niente più hotel a cinque stelle: Ronaldinho Gaúcho e suo fratello Roberto de Assis hanno trascorso la notte in una cella improvvisata dal gruppo specializzato della polizia nazionale, dopo essere stati ufficialmente accusati di possedere documenti paraguayani falsificati. Il carcere in cui hanno dormito riceve solo i prigionieri più rilevanti. L'arresto dei due è stato decretato dalla magistratura paraguaiana venerdì sera, con l'accusa di falsificazione di documenti. E' stato impedito di lasciare il paese durante le indagini.
Ronaldinho e Roberto hanno lasciato la prigione per testimoniare questa mattina al nuovo rappresentante del Pubblico Ministero nel processo, che determinerà se concedere loro il rilascio provvisorio. I due sono arrivati ammanettati nell'aula aperta al pubblico. Ronaldinho ha dormito in un letto singolo all'interno di una sala amministrativa, qualificato come cella, ha riferito il capo della caserma, il ommissario Blas Vera. A pochi metri dal dormitorio di fortuna di Dinho, è detenuto un noto politico paraguaiano che è stato perseguito per corruzione, Ramón González Daher, ex presidente dell'Associazione calcistica paraguaiana.
Uno degli accompagnatori di Dinho e Roberto ha consegnato una borsa con coperte e lenzuole a due avvocati che hanno preso in consegna due zaini che appartenevano a Ronaldinho e suo fratello, con oggetti personali, cambi di vestiti e prodotti per la cura personale, secondo quanto riferito dal giornalista Iván Leguizamón di Giornale ABC Color.
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