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Thrilling Milan, dall’orlo del precipizio al girone di Europa League: pareggio col brivido e rigori infiniti

Tanta tanta gioia da parte dei rossoneri

Rio Ave superato ai rigori

Redazione DDD

di Valentino Cesarini -

Non sappiamo se chiamarlo destino oppure no, ma quello a cui abbiamo assistito ieri sera ha qualcosa di incredibile nella storia del Milan. La nebbia di Belgrado, le luci di Marsiglia, il goal al 93’ di Tomasson contro l’Ajax, la rimonta di Istanbul e la rivincita due anni dopo solo per citarne alcune, sono stati episodi che hanno cambiato il corso della stagione rossonera. Quella di ieri sera a Vila do Conde non sappiamo come catalogarla, ma sta di fatto che il Milan stacca il pass per i gironi di Europa League (dove stamattina nel sorteggio sarà in terza fascia), dopo ben 24 calci di rigore e dopo che al 119’ era sotto di una rete e vicinissimo alla clamorosa eliminazione. Poi ci ha pensato la follia di Borevkovic a regalare un rigore al Milan trasformato da Calhanoglu e a far si che la gara si decidesse alla lotteria dei rigori. Pioli, dopo i KO nei preliminari con Palermo e Lazio, conquista i gironi.

Il tecnico emiliano lancia dal 1’ Daniel Maldini, alla sua prima gara da titolare con la maglia del Milan, come riferimento offensivo.

Dopo una iniziale frazione assolutamente priva di emozioni, dove i rossoneri hanno fatto moltissima fatica, nel creare azioni pericolose, anche per l’atteggiamento non proprio ottimale dei calciatori. A pagare è Castillejo, che Pioli lascia negli spogliatoi all’intervallo per gettare nella mischia Brahim Diaz. La mossa sembra essere giusta perché al 51’ sugli sviluppi di un corner, la palla arriva al limite dove è appostato Saelemaekers che lascia partire una conclusione che si infila in rete. Ma è un fuoco di paglia, perché il Rio Ave (137° nel ranking Uefa) fa la voce grossa e al 71’ pareggia con Geraldes, che non segnava dal 30 marzo 2018. Il Milan, alle corde psicologicamente e fisicamente (il poco turnover si è fatto sentire), crolla dopo nemmeno 30’’ del primo tempo supplementare quando Dala si inventa il goal del 2 a 1. La reazione del Milan? Praticamente nulla per i successivi 29’, ma gli Dei del calcio hanno deciso che la gara non poteva finire così. Minuto 120’, Colombo spizza di testa con la palla che sta per terminare a Calhanoglu, ma viene fermata con la mano da Borevkovic, che commette un’ingenuità clamorosa. Calcio di rigore e cartellino rosso (per doppia ammonizione). Dal dischetto si presenta il turco che con freddezza fa 2 a 2, e manda le squadre alla lotteria dei rigori.

Con la bufera di vento e freddo che stava aumentando d’intensità, la serie dei calci di rigore diventa un romanzo anche comico. Sul 7-7 dal dischetto, si presenta Colombo che calcia fuori. Monte avrebbe la palla della vittoria storica, ma la sua conclusione si stampa sul palo. Si continua con Leao e Ivo Pinto che segnano. Tocca a Donnarumma che sceglie la precisione, ma calcia fuori, come successivamente lo sbaglia anche il suo avversario di reparto. Ma il film non è ancora finito: Bennacer si fa ipnotizzare, Geraldes che aveva siglato l’1-1 nei tempi regolamentari colpisce il palo. Ancora oltranza: Kjaer che rigorista non è, e che si trova a battere due calci di rigore in pochi minuti non sbaglia.

Sbaglia invece Santos, che si fa ipnotizzare da Donnarumma regalando al Milan il pass per i gironi di Europa League e quasi 15 milioni da poter investire nel mercato. Acquisti che servono, almeno 2, per cercare di rendere i rossoneri competitivi sia in Italia che in Europa.

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