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MILAN, ITALY - OCTOBER 19: Yuriy Vernydub, Head Coach of FC Sheriff Tiraspol gestures during the UEFA Champions League group D match between FC Internazionale and FC Sheriff at Giuseppe Meazza Stadium on October 19, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
di Sergio Pace -
Abbiamo ancora negli occhi l’incredibile campagna europea dello Sheriff Tiraspol nella fase a gironi dell’attuale Champions League. La squadra guidata dal 56enne tecnico ucraino, Yuriy Vernydub, si è regalata un’avventura europea indimenticabile. In un girone di ferro con Real Madrid, Inter e Shakhtar Donetsk, gli uomini di Vernydub sono riusciti a chiudere al terzo posto il girone con 7 punti e a qualificarsi per i playoff di Europa League (sconfitti giovedì dallo Sporting Braga ai calci di rigore). E il percorso per arrivare fin qui è stato di tutto rispetto: vittorie alla prima giornata in casa contro lo Shakhtar di De Zerbi e al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. In mezzo le due sconfitte con l’Inter, il ko con i Blancos di Ancelotti al ritorno e, infine, il pareggio in trasferta a Kyiv.
UN ALLENATORE IN GUERRA
Adesso l’allenatore dello Sheriff, Yuriy Vernydub, è entrato a far parte dell’esercito ucraino. Tolte le vesti da guida tecnica della squadra, è stato fotografato in divisa militare mimetica con altri due civili dell’esercito ucraino. L’amore per la propria terra ha chiamato anche Vernydub. Una scelta di cuore e coraggiosa, se non fosse altro che il tecnico guida lo Sheriff, squadra della Transnistria, territorio rivendicato dalla Moldavia ma de facto indipendente sotto tutela russa.
Sono ore drammatiche per il conflitto che si sta consumando tra Ucraina e Russa. Nel mezzo, storie di amore e attaccamento al proprio paese. Come quella dell’allenatore Vernydub.
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