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Il saluto agrodolce di Buffon

IL DERBY DELLA SETTIMANA – Buffon dice addio (di nuovo) alla Juventus

Gigi Buffon annuncia la chiusura definitiva della sua esperienza alla Juventus, punge la sua Vecchia Signora, e apre a nuove esperienze

Consuelo Motta

È un derby che fa male, Gianluigi Buffon che saluta la Juventus. Come nel 2018, quando approda al PSG per tentare l’assalto alla Champions League, per continuare a mettersi alla prova. Questa volta però l’addio sembra definitivo e la decisione irrevocabile. Nonostante tutto l'amore che indiscutibilmente il numero 1 prova per la squadra bianconera, per i colleghi e per i tifosi, le sue parole sono parse aspre, pungenti.

“ll mio futuro è chiaro e delineato. Quest'anno si chiuderà definitivamente la mia esperienza in bianconero. Penso di aver dato tutto per la Juve. Ho ricevuto tutto e più di così non possiamo fare. È la fine di un ciclo ed è giusto che tolga il disturbo”, ha dichiarato ai microfoni di beIN Sports.

 I derby della settimana nella rubrica di Consuelo Motta

Un uomo che ha dato tutto per la sua Juve, e che da lei ha ricevuto tutto: un rapporto che inevitabilmente e fisiologicamente si chiude. Eppure sono stati in molti a notare la vena quasi polemica del più grande portiere al mondo nel dire “tolgo il disturbo”, come se un gigante delle proporzioni di Gigi Buffon potesse mai disturbare o essere un peso, come pare lui si percepisca ad oggi per la squadra.

Ma è davvero così? In questa stagione la Juventus non ha mai perso con Buffon schierato titolare: su dodici gare i bianconeri hanno raccolto 11 vittorie e un pareggio. Se la matematica non è un'opinione, Buffon per la Juventus rimane un valore aggiunto. Comprensibile quindi un po’ di amarezza, se davvero c’è, nei confronti delle scelte societarie e soprattutto dell’amico fraterno Pirlo.

Alla luce dei commenti e delle insinuazioni dei tifosi, Buffon nel post Sassuolo-Juve ha precisato: “Non volevo essere polemico, ma l'ho detto in modo umile cercando di far capire che in 20 anni di Juve ho servito tutti come se fossi l'ultima ruota del carro. Lo stare il giusto e non risultare pesanti va bene”. E sul suo futuro: “Mi prendo 20-25 giorni per decidere, ho avuto un po' di offerte. Voglio vedere se avrò ancora energie per dare entusiasmo, felicità agli altri. Se qualcuno riuscisse a darlo anche a me lo accoglierei”.

Nonostante l’amarezza, il portierone sa che mancherà a tutti, juventini e non. “Non è facile tagliare questo cordone, qua dove c'è la mia storia, la mia gioia, le mie lacrime, la mia casa. Ma so che quel momento è arrivato”, dice affidando i suoi sentimenti a Twitter. Indiscutibilmente il più grande di tutti che, per il momento, mancherà solo alla Juventus e al calcio italiano.

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