di Giovanni Capuano -
ARBITRAGGI E TERRAPIATTISMI
CAPU…T DERBY – Calvarese eroe degli anti juventini
Gli errori contro l’Inter e l’esercito di chi urla allo scandalo sempre e solo da una parte. Anche per la Coppa Italia
Gianpaolo Calvarese da Teramo ha arbitrato 317 partite in carriera, 157 in Serie A. Verrà ricordato per essere quello del rigore non dato per mani di Bernardeschi a Cagliari, per il rosso risparmiato a Ronaldo (sempre a Cagliari) e per lo scempio di Juventus-Inter infarcita di strafalcioni così evidenti e numerosi da apparire quasi grotteschi agli osservatori neutrali. Quindi a pochi, perché la maggior parte ha preferito ingrossare le fila dell’esercito degli anti-juventini in servizio permanente ed effettivo, pronto a urlare allo scandalo ogni tanto, non sempre. E che si sono convinti che anche la Coppa Italia vinta dalla Juve sia un gentile omaggio della coppia Massa-Valeri e non il prodotto di quanto ha detto il campo.
Calvarese resterà alla storia come quello che ha regalato la Champions League alla Juventus col rigore (farlocco) di Cuadrado, a meno che il Milan non faccia il miracolo a Bergamo e il Napoli non si spari nei piedi col Verona. Arbitro compiacente - secondo i soliti - in maniera anche un po’ bislacca, dal momento che non si è mai visto un fischietto su commissione che azzoppi la squadra che dovrebbe favorire lasciandola in dieci per un’espulsione che non esiste. Che non più tardi di sei giorni prima - non settimane o mesi -, da Var, si è premurato di far dare un rigore contro la ‘sua’ squadra nel confronto diretto decisivo per la corsa Champions, come accaduto allo sciagurato Calvarese in Juventus-Milan.
E proseguendo sul tema del fischietto su commissione, spedito a fare da killer non si capisce da chi in una stagione in cui, agli errori di programmazione e di Pirlo, la Juventus ha aggiunto anche un pacchetto di partite come minimo sfortunate alla voce arbitri. Quali? Dare una ripassata alle sfide contro Benevento (Abisso-Banti), Fiorentina (La Penna-Mazzoleni) e Atalanta allo Stadium (Doveri-Irrati). I più attenti potrebbero chiedersi come mai il rigoroso Irrati, per gli anti-juventini complice dello sciagurato Calvarese, non fosse al corrente del complottone in precedenza, ma agli anti-juventini non è richiesta questa soglia di concentrazione. E nemmeno di domandarsi se la chiamata Var che ha deciso la vittoria del Napoli a Firenze fosse a norma di protocollo e cosa avrebbero detto nel caso fosse accaduto alla solita squadra.
All’esercito numeroso dei terrapiattisti del calcio italiano è sufficiente poter gridare ‘al lupo’. Anzi ‘al ladro’, senza un minimo di analisi e ricostruzione. E anche senza obiettivi veri, perché invece di andare a caccia di like e clic anti-juventini sarebbe molto più utile chiedersi perché nelle ultime giornate il campionato sia stato condizionato da direzioni di gara a tratti surreali, che hanno riguardato tante (troppe) partite e di chi sia la responsabilità dell’utilizzo un po’ random del Var, prima quasi cancellato e poi rimesso al centro del villaggio proprio in tempo per le volate finali. Troppo sforzo. Meglio fermarsi a Calvarese e al rigore farlocco. Dimenticando il prima e il resto, in attesa del prossimo sciagurato.
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