CAPU…T DERBY – Caro Max, tutto qui?

di Giovanni Capuano -

D'accordo, le assenze erano numerose e pesantissime dal punto di vista tecnico. E alla fine hanno deciso due errori individuali di due giocatori (De Sciglio e Alex Sandro) di cui il secondo difficile anche da comprendere al minuto 120. E passi pure per la retorica della "sconfitta a testa alta" contro un avversario in questo momento più forte, soprattutto se affrontato nel pieno della condizione. E d'accordo anche che non si possa sempre vincere e che questa Juventus è una sorta di transizione perenne e che, si è capito bene, non si avvicina per qualità e carattere a quelle che l'hanno preceduta. Anche alle ultime.

D'accordo tutto, non sono alibi, però l'impressione che resta negli occhi al termine della Supercoppa Italiana di San Siro vinta dall'Inter con merito, al di là delle sciagure di Alex Sandro e del solito dibattito sull'arbitro di turno, è una sola: tutto qui? Vista raramente una Juventus così remissiva e provinciale, chiusa dietro la linea della palla, schiacciata in difesa e votata a ripartire, disposta a non tentare nemmeno un minimo di giocata dal basso. Palla avanti su Morata e gli altri dietro. Tutto qui? Tutta qui? Non è un attacco ad Allegri ma una richiesta di spiegazioni. Perché poche volte negli ultimi dieci anni la Juventus era stata come quella di San Siro e sempre contro avversari europei di rango superiore. Oggi l'Inter è più forte e però ad Allegri (e a chi gli ha consegnato questa squadra) è lecito chiedersi se si possano accontentare di questo gioco e di questi interpreti. Tutto qui?