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UN DUELLO CON POCHISSIMI PRECEDENTI

CAPU…T DERBY – Il Campionato più bello del mondo

Redazione DDD

Vent'anni fa il crollo dell'Inter e lo scudetto della Juventus vinto all'ultima giornata. Uno scenario che, purtroppo, torna a ripetersi solo 7300 giorni dopo...

di Giovanni Capuano -

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Sono trascorsi vent'anni esatti dal 5 maggio 2002, il giorno più dolce per i tifosi della Juventus e amaro per gli interisti. Tutto in un 90 minuti, allora: il crollo di Cuper all'Olimpico e il trionfo di Lippi a Udine. Un ribaltone reso ancora più incredibile dalla presenza della Roma come terzo incomodo, teoricamente in corsa fino all'ultimo per lo scudetto. Qualcosa di eccezionale come concentrazione di emozioni che non si è più ripetuto in Italia, o quasi, fino a quest'anno.

Dal 2002 a oggi solo in un paio di occasioni la lotta scudetto si è trascinata fino all'ultima giornata, seppure con implicazioni emotive inferiori a quel 5 maggio. E' successo nel 2008 e nel 2010, sempre con l'Inter protagonista e vincente: la doppietta di Ibrahimovic a Parma mentre la Roma si fermava a Catania dopo essere stata tricolore fino all'intervallo e il gol di Milito a Siena nel mese magico del Triplete (Roma tenuta a 2 punti in un finale di stagione convulso). Altro non si ricorda. Il Napoli dei 91 di Sarri abdicò alla penultima nella corsa con la Juventus e il meglio si era consumato prima, tra San Siro e hotel di Firenze, mentre l'estate del lockdown consegnò a Sarri e alla Juventus uno scudetto solo statisticamente al fotofinish (83 punti contro gli 81 dell'Inter) perché in realtà tutto era stato definito e festeggiato con ampio anticipo.

Oggi la Serie A si ritrova tra le mani un tesoro di valore inestimabile. Il duello tra Milan e Inter è unico in Europa e, come visto, ha troppi pochi precedenti nel terzo millennio. Merita due considerazioni: la prima è che è un peccato capitale sporcarlo con veleni e polemiche come sta capitando da troppe settimane, la seconda è che bisogna chiedersi cosa si debba fare perché sia così sempre e non solo una volta ogni ventennio per grazia ricevuta. Nel calcio spettacolo in cui a noi è destinata la parte dei poveracci seduti sul divano a guardare, invidiosi, la qualità degli altri è l'unico gancio cui aggrapparsi per tenere viva la passione. Servono tanti 5 maggio, stadi pieni, emozioni anche violente e passione che si accende per non spezzare il filo che ci ha fatto innamorare del gioco più bello del mondo seguendo il campionato più bello del mondo.