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STRAPOTERE PSG E L'UEFA SI GIRA DALL'ALTRA PARTE...

CAPU…T DERBY – “Io sono io e voi non siete…”

SAINT PETERSBURG, RUSSIA - JUNE 15:  Achraf Hakimi of Morocco looks on during the 2018 FIFA World Cup Russia group B match between Morocco and Iran at Saint Petersburg Stadium on June 15, 2018 in Saint Petersburg, Russia.  (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Fotografia del calcio europeo nell’estate post pandemia, della crisi, senza regole e del meraviglioso ‘calcio del popolo’

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Il prossimo della lista sarà Hakimi per un cifra vicina a 70 milioni di euro con stipendio che di sicuro non sarà basso. Prima c’è stato il rinnovo record di Neymar. Poi Wijnaldum strappato al Barcellona raddoppiando l’offerta di stipendio. Quindi Donnarumma preso a zero (?) dal Milan con ricche commissioni per Mino Raiola e ricchissimo ingaggio per il portierone che si aggiunge al ricchissimo ingaggio di Keylor Navas, rinnovato due mesi fa non chissà quando e ora proiettato verso la panchina.

 La rubrica di Giovanni Capuano

Il PSG non bada a spese per rinforzarsi e per costruire una squadra da sogno che possa vincere quella Champions League sempre

sfuggita. Anche perché il 2022 dei Mondiali in Qatar si avvicina e non è detto che poi il giochino interessi ancora così tanto gli emiri del posto, entrati nel calcio europeo per farsi pubblicità. Si sussurra che potrebbero fare sponda pure alla Juventus nel caso Ronaldo mentre è certo che dovranno cercare di non perdere Mbappé e anche lì servirà uno sforzo di portafoglio più che di fantasia.

E la Uefa che fa? Nulla. Si gira dall’altra parte e tace. E’ vero che il fair play finanziario è congelato causa pandemia, ma il silenzio di Ceferin è imbarazzante perché lo shopping del PSG è talmente compulsivo che non trova alcuna legittimazione nelle norme e anche nel buon senso. Al Khelaifi, però, è il nuovo uomo forte del calcio europeo, l’amico che ha fatto saltare la Superlega, il nuovo illuminato. Quindi va bene tutto, in nome del ‘calcio del popolo’ che assomiglia un po’ a quel tizio che a chi lo interrogava rispondeva: “Io sono io e voi non siete un cazzo”.

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