SERVE UN PROGETTO AZIENDALE

CAPU…T DERBY – Juve, ti serve Elliott

CAPU…T DERBY – Juve, ti serve Elliott - immagine 1
Il fallimento di Champions League e il terremoto dell'inchiesta sulle plusvalenze: serve ripensare la strategia del (fu) club modello in Italia

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Quanto emerge dalle carte dell'inchiesta della Procura di Torino (anche se i processi si fanno, se necessario, in tribunale e non sui giornali) più ancora di quanto non si vede in campo: l'ottobre nero della Juventus rappresenta uno dei momenti più difficili della storia contemporanea juventina.

Viene giù tutto e tutto è messo in discussione

Si tratta di un sistema che fino a tre anni fa era vincente e virtuoso e veniva, non a torto, additato come modello per il resto del calcio italiano. Non è più così. Anzi. E non è solo questione di Allegri e delle sue colpe, indiscutibili. O di capire quando (non se) le vicende del tecnico e quelle della squadra di separeranno, epilogo scontato di una stagione che è già fallimentare e che rischia di diventare farsesca se la qualificazione alla prossima Champions League verrà mancata aggiungendo perdita a perdita.

CAPU…T DERBY – Juve, ti serve Elliott- immagine 2

Da Agnelli a scendere, fino all'ultimo dei ragazzi entrati in campo a Lisbona nell'umiliante sconfitta contro il Benfica - il 4-3 non ingaggi -, presto sarà il momento dei bilanci. E di pensare un nuovo sistema che riscriva tutto da zero indicando la strada alla Juventus del futuro. Come farlo? Un modello cui ispirarsi esiste ed è a portata di mano: il MIlan di Elliott, Gazidis, Maldini, Moncada e Pioli, in rigoroso ordine di gerarchia societaria. Un club che in 1500 giorni ha risanato i conti accettando la sfida di tagliare sensibilmente i costi, dato un senso compiuto alla parola "scouting", lanciato giovani che sono stati difesi anche nei momenti difficili, accettato l'idea che si possa perdere un campione a zero pur di non sottostare a ricatti, messo in pratica il motto secondo cui "una società è sempre più grande di chi ci lavora", trovato un allenatore non di grido ma perfetto per il progetto sportivo scelto, rifiutate le plusvalenze come strumento per alleggerire i bilanci e in fondo, ma solo in fondo, recuperato anche il senso della sua grandezza storica tornando a vincere.

Ecco. Alla Juventus che oggi sbanda tra procure e sconfitte servirebbe Elliott. O un progetto aziendale come quello che Elliott ha portato al Milan lavorando con la cultura del fondo privato. La storia della famiglia Agnelli a Torino è centenaria e sarà anche il punto di (ri)partenza dopo il disastro di questi mesi, ma per rispondere alle sfide future sarebbe bene che facesse tesoro di quanto accaduto in casa rossonera. Andare avanti così non si può e non avrebbe senso e non è solo un problema di Allegri.

tutte le notizie di