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DA ALLEGRI A PIRLO

CAPU…T DERBY – La cattiva (e pure ingrata) memoria degli juventini

TURIN, ITALY - MARCH 09: Head coach of Juventus Andrea Pirlo looks on prior to the UEFA Champions League Round of 16 match between Juventus and FC Porto at Juventus Arena on March 09, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Adesso scaricano Pirlo, Ronaldo e Paratici che fino a qualche mese fa erano intoccabili e per i quali insultavano le poche voci critiche

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

"Adesso che è l’ora più buia della storia recente, i tifosi della Juventus stanno sfogando delusione e rabbia travolgendo tutto e tutti nei loro processi, spesso sommari, da bar sport. E’ stato tutto sbagliato ed è tutto da rifare: non si salva nessuno. Da Agnelli fino all’ultimo dei magazzinieri. Tutti esposti su pubblica piazza (spesso social) per essere presi metaforicamente a pomodori. E’ comprensibile, forse anche giusto vivendo il calcio di passione che si trasforma in estasi nel momento della vittoria e frustrazione cieca quando le cose vanno male. Però. C’è un però. Anzi, ce ne sono tanti che denunciano la scarsa memoria degli juventini che tutto quello che è accaduto in questi anni e che ha portato al disastro del Porto lo hanno quasi sempre voluto, acclamato, difeso anche contro la logica. Quelli che oggi etichettano Paratici come incapace (e con lui Agnelli che lo ha messo alla guida della parte sportiva), sono gli stessi che brindavano per il licenziamento di Marotta al grido “la Juve ai giovani”. Incapaci di ogni riflessione critica, tanti tifosi hanno rimosso il periodo dell’ex dirigente cancellando i tanti meriti, ridistribuendo le cose fatte bene tra gli altri e scaricando su di lui solo le colpe. Oggi lo rimpiangono.

 La rubrica di Giovanni Capuano

"E che dire di Allegri? Insolentito per mesi, accusato di rappresentare un calcio vecchio e senza appeal, non vincente in Europa – lui che ha portato la Juve a due finali di Champions League -, contestato anche nelle vittorie. Insultato dopo il ko contro l’Ajax che, al confronto con lo scempio successivo, è stata quasi una colpa minore. Quanti juventini adesso lo rimpiangono, dopo aver attraversato il periodo di Sarri e quello di Pirlo. A proposito del quale resterà nella memoria dei pochi che all’epoca alzarono almeno un sopracciglio in segno di distinguo l’apertura di credito sgangherata e acritica. Pirlo non è un incapace oggi e non era un ‘Maestro’ allora. Solo che a dirlo all’inizio (e questa rubrica ne ha traccia già da ottobre) si finiva nel tritacarne dello juventinismo militante come rei di lesa maestà. Oggi Pirlo è sul banco degli imputati, processato da quelli che allora ne tessevano le lodi senza nemmeno averlo visto all’opera. E insultavano chi provava a immaginare quel calcio ‘liquido’ scritto nella sua tesi a Coverciano, sottolineando come alcuni concetti fossero basilari anche se venduti come rivoluzionari.

"Marotta-Allegri-Pirlo: zero memoria in chi oggi ringhia di rabbia. E che ha scaricato anche Ronaldo dopo aver accettato per due anni e mezzo qualsiasi cosa, attaccando come nemico chi sottolineava alcune incongruenze: l’eccessivo peso sugli allenatori, alcuni atteggiamenti in campo, la centralità dogmatica che come tale non poteva essere nemmeno discussa e che ora (solo ora) viene rivendicata dai senza ricordo. L’elenco potrebbe proseguire. Anzi, proseguitelo voi come seduta di terapia di gruppo a futura memoria.

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