AVANTI CON GIUDIZIO...

CAPU…T DERBY – La griglia della Serie A (forse)

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Scatta il campionato più pazzo di sempre, con ancora quasi un mese di mercato e squadre pronte, ma non troppo. Ecco chi lo vincerà

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Meno due al via del campionato più pazzo di sempre, spaccato in due dal Mondiale che ci toccherà guardare dal divano maledicendo tutto quello che si può maledire e che prima e dopo filerà spedito con un TGV. Pochissime soste, zero tempo per recuperare, l'unico obiettivo di correre in fretta perché il rischio è staccarsi e chi si stacca è perduto. O forse no, visto che dopo le prime 15 giornate da sciropparci in 92 giorni (cui aggiungere le coppe), ce ne saranno altre 23 da gennaio a giugno e nessuno sa come i nostri eroi, reduci dal Mondiale o dalle vacanze forzate, ci arriveranno.

Insomma, un casino...

Per questo si consiglia prudenza anche perché scriviamo l'11 agosto e la verità è che quasi nessuno dei protagonisti sa come si presenterà il 2 settembre, day after dopo la fine del calciomercato. Il dovere, però, chiama ed ecco allora con sprezzo del pericolo la griglia del campionato. Unica avvertenza: appuntamento a giovedì 1° settembre per la versione eventualmente riveduta e corretta con le trattative chiuse o quasi.

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Chi vince lo scudetto? Non potendo fare un pronostico a metà ci sbilanciamo: Milan. Squadra forte da due anni e mezzo, rinforzata in estate, senza casini dentro o fuori una volta sistemata la questione Maldini e in attesa del closing. Gioca bene, come se non si fosse mai fermata da maggio a qui. E' in pole. A completare la prima fila l'Inter che sulla carta è molto più forte dell'anno scorso ma nella realtà conserva un po' di nodi da sciogliere. A parte la questione parte o resta relativa a Skriniar e Dumfries, ci sono la sostituzione di Perisic, il ballottaggio nefasto Handanovic/Onana e il reinserimento di Lukaku in un calcio diverso da quello di Conte. Grande potenzialità, insomma, ma decisamente meno certezze dei rossoneri di Pioli.

Seconda fila per Juventus e Roma. L'attualità spingerebbe a mettere Mourinho davanti ad Allegri, la prudenza consiglia di dare qualche chance in più ai bianconeri perché il mercato regalerà ancora molto e peggio di quello che è stato mostrato fin qui non si può fare. Davvero. La realtà, però, è che con gli investimenti fatti e quelli futuri la Juventus corre con l'obbligo di vincere lo scudetto. La Roma piace da impazzire da metà campo in su: da Champions League.

Terza fila: Lazio e Napoli.  Sarri ha finalmente una Lazio più sua e se conserva Milinkovic Savic... Spalletti ha in mano un bella matassa da rimettere in ordine, ma se non perde qualche altro pezzo pregiato può avere materiale su cui lavorare. Quarta fila per Fiorentina e Atalanta. In questo ordine. Del resto lo ha detto Gasperini di non essere per nulla contento del mercato (e forse anche di essere rimasto a Bergamo) mentre Italiano può confermarsi e magari ambire a qualcosa in più, pur dovendo scontare il triplo impegno cui non è abituato.

In fondo ci sbilanciamo indicando le quattro retrocedende: Cremonese, Lecce, Salernitana e Sampdoria. Ne scendono tre e una si salva, occhio a Marassi blucerchiato perché vivere in mezzo al caos societario è quanto di peggio possa accadere a una piazza che già la scorsa primavera si è salvata per il rotto della cuffia. Rivelazioni? Curiosi di vedere il Monza italiano costruito da Galliani, ma non crediamo che finirà nella parte sinistra della classifica dove dovrebbe andare il Torino malgrado Cairo e la sua allergia alla spesa. Ma sono previsioni di nemmeno metà agosto, con ancora davanti 21 giorni di calciomercato. Un po' come Borghese e i suoi quattro ristoranti, insomma: qui c'è il risultato ma nulla è ancora deciso... Manca ancora un voto che potrebbe confermare o ribaltare completamente la situazione.

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