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GLI INDIZI CHE FANNO UNA PROVA

CAPU…T DERBY – La variante Marotta

MILAN, ITALY - DECEBER 20: Giseppe Marotta attends the FC Internazionale youth sector Xmas party on December 20, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Vincenzo Lombardo - Inter/Inter via Getty Images)

Cosa sarebbe l’Inter senza lui e Ausilio oggi? E cosa la Juventus che tre anni fa lo ha accompagnato alla porta?

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Sono passati tre anni dall’addio di Beppe Marotta alla Juventus. Meglio, dalla scelta di Agnelli e della Juventus di chiudere con Marotta proiettandosi in un futuro che allora (settembre 2018) appariva felice e sgombro di nubi. E’ tornato in mente osservando le estati diverse che Juventus e Inter hanno vissuto, entrambe sul filo di un mercato il cui tratto condiviso è stata la cessione dell’uomo di riferimento: Ronaldo per i bianconeri, Lukaku con l’aggiunta di Hakimi per i nerazzurri.

 La rubrica di Giovanni Capuano

Marotta si è confermato il miglior dirigente italiano del momento e lo era anche nel settembre 2018, quando la Juventus ha deciso di salutarlo. Senza di lui l’Inter avrebbe rischiato un pesante ridimensionamento tecnico, incastrata in una situazione economica complessa e con la proprietà distante e disinteressata. Lui e Ausilio (cui un giorno i tifosi dell’Inter dovranno riconoscere i grandi meriti di questi anni) hanno compiuto un miracolo consegnando a Inzaghi una squadra competitiva e agli Zhang i risparmi imposti prima di far perdere le proprie tracce. Cosa sarebbe stata oggi l’Inter senza Marotta e Ausilio? Allo stesso tempo la Juventus viene sbeffeggiata per la tempistica dell’addio di Ronaldo (troppo tardi e in maniera ben poco rispettosa), per la scelta del sostituto (prima lo vendo e poi lo ricompro a prezzo salato) e per il fatto di aver avviato e abortito il nuovo ciclo dirigenziale dal settembre 2018 a oggi. Cosa sarebbe oggi la Juventus con Marotta?

Ultima riflessione: il già citato Marotta (insieme ad Ausilio) rappresenta da mesi l’appoggio cui si è aggrappata l’Inter in mezzo alla tempesta. Questa rubrica ha scritto a inizio estate: ‘L’Inter è solo Marotta’. Lo confermiamo. E pensare che c’è chi ne ha chiesto le dimissioni pubblicamente addebitandogli la cessione di Lukaku e le scelte più dolorose fatte per mettere in sicurezza la barca nerazzurra. Cosa sarebbe oggi l’Inter se Marotta, dopo aver letto il velenoso consiglio, lo avesse preso in considerazione e ascoltato?

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