di Giovanni Capuano -
MEGLIO ANALIZZARE CHE PIANGERE
CAPU…T DERBY – L’alibi dei perdenti
L'insostenibile tesi di Mourinho contro la Roma, la maturità di Pioli e gli errori arbitrali contro il suo Milan in Europa
Ha ragione Mourinho nel sostenere che il rigore sbagliato da Veretout allo Stadium andava ripetuto, ha torto nel sottolineare maliziosamente quello fatto ripetere a Dybala contro lo Zenit. Come se esistesse una correlazione impossibile da sostenere, perché anche a voler essere maligni fino in fondo (il sistema favorisce la Juventus) bisognerebbe certificare che la volontà è identica sia in Italia che in Europa, dove per altro i bianconeri storicamente vincono molto poco.
Hanno ragione i milanisti a prendersela per i troppi episodi andati male in questa Champions League, l'ultimo in ordine di tempo il falletto non fischiato da cui origina la rete del Porto a San Siro. Fa bene Pioli a non soffermarsi troppo sulla questione arbitrale, visto che l'Europa sta prima di tutto respingendo il suo Milan perché non ancora pronto a quel livello di calcio. Sbaglia Sarri a prendersela a turno con calendario, campo, arbitri e tutto il mondo. Sbaglia chi, nel mondo Inter, vede complotti ovunque per i fischi contrari in alcune partite e sbaglierebbe Inzaghi ad attaccarsi a questo per spiegare alcune difficoltà di risultato della sua squadra, non ancora costante come quella di Conte che un anno fa tritò tutto e tutti in Italia andando meno bene in Europa (dove Conte aveva ragione a protestare per alcuni fischi ma torto marcio nel sostenere che fossero la ragione dell'eliminazione).
Ha ragione chi sottolinea che 7 rigori a favore in 11 giornate sono un dato statistico anomalo - gli stessi che discutevano lo scorso campionato dei 20 concessi al Milan -, ma prende una cantonata chi pensa che la ragione del primato del Napoli in classifica nasca da lì. Insomma, visto che la questione arbitrale è sempre viva e presente nel dibattito calcistico italiano, è bene mettere in fila nomi, cognomi ed episodi per ricordare come la morale del discorso sia la stessa da anni: piangere torti è l'alibi di chi perde. Chi vince, o si prepara a farlo, ha la forza di analizzare le cose che non vanno e passare oltre.
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