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CAPU…T DERBY – Le due ASL di Napoli (e l’Europa League falsata)

La rubrica di Giovanni Capuano

Analisi e approfondimento nella rubrica di Giovanni Capuano

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Scoperto che esiste un giudice a Berlino, nella persona di Gerardo Mastrandrea autore del dispositivo che ha condannato il Napoli alla sconfitta a tavolino per non essere volato a Torino a sfidare la Juventus, ecco che la roulette russa del Covid ha regalato un'altra certezza. A Napoli non c'è una ASL sola e non è una questione di suddivisione delle competenze territoriali. A Napoli ci sono almeno due ASL che funzionano a intermittenza, come un semaforo impazzito: un po' acceso e un po' spento.

(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Succede che la stessa ASL che ha negato al Napoli il viaggio per Torino non abbia avuto nulla da obiettare su quello dell'AZ Alkmaar verso il Vesuvio. Un piccolo, grande, focolaio che ha potuto imbarcarsi su un aereo, arrivare all'aeroporto, scendere e andare in albergo in attesa di giocare contro la squadra di Gattuso. Formalmente nulla da eccepire. Il gruppo olandese ha autocertificato il rispetto dei protocolli, mostrato i tamponi negativi dei pochi superstiti, provato la febbre e via. Interventi dell'autorità sanitaria? Possibili, è stato spiegato, solo se qualcuno mostrasse sintomi o problemi di salute.

Ai più attenti non sfugge una certa asimmetria tra la ASL che non si occupa dell'AZ Alkmaar e quella che lo ha fatto con il Napoli e che, per bocca del suo portavoce, rivendicava di essere intervenuta per "salvaguardare la salute di calciatori, dirigenti e di chi sarebbe potuto entrare in contatto con loro" e di averlo fatto in autonomia "perché la tutela della salute dei cittadini di Napoli compete all'ASL Napoli 1" e, dunque, "non abbiamo avuto necessità di chiedere permessi" a nessuno.

Quale delle due ASL ha ragione? Quella interventista o quella neutrale? Nel dubbio ci portiamo avanti. Siccome è pacifico che il Napoli giocherà contro una squadra-focolaio esattamente come accaduto contro il Genoa, una settimana prima del casino della trasferta di Torino, è probabile che il meccanismo del divieto si possa mettere in moto in vista della trasferta che la squadra di Gattuso dovrà affrontare meno di 72 ore più tardi a Benevento. Soprattutto nel caso uscisse un tampone positivo nel gruppo partenopeo: sms di De Laurentiis per chiedere al collega di rinviare, timori di portarsi in giro qualche contagiato non ancora emerso, intervento dell'ASL e divieti vari. Non accadesse, sarebbe bizzarro così come la neutralità che ha accompagnato la calata dell'AZ Alkmaar a Napoli per una partita sulla carta squilibrata e tutt'altro che nello spirito di una competizione non condizionata.

PS - Questo post si autodistruggerà nel momento in cui una di queste condizioni dovesse venire men, cancellando la partita di Europa League o quella successiva di campionato. E aprendo a un altro dibattito lacerante di cui il calcio italiano non sente la necessità ma che avrebbe, almeno, il pregio della coerenza rispetto alle due settimane surreali vissute intorno a Juventus-Napoli.

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