DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

ZHANG, I TIFOSI PRETENDONO CHIAREZZA

CAPU…T DERBY – L’Inter è solo Marotta

ROME, ITALY - FEBRUARY 22:  Giuseppe Marotta Sport Director of Internazionale Milano attends the FIGC Elective Assembly at Cavalieri Waldorf Astoria Hotel on February 21, 2021 in Rome, Italy.  (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

L'addio di Conte, Zhang pronto a tornare in Cina, i tagli sul mercato e la sfida alla Juve per Allegri che assomiglia a un all-in

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Può essere che Marotta, pienamente consapevole del problema e dei rischi dopo il divorzio da Conte, riesca nell'impresa di sorpassare la Juventus nella corsa ad Allegri. Dando una risposta allo sconcerto del mondo Inter, ma vanificando allo stesso tempo il primo passo verso il taglio dei costi imposto da Zhang; perché appare un controsenso assoluto iniziare la dieta dimagrante appesantendo la voce allenatori con la somma della buonuscita di Conte e dello stipendio super che l'Inter sta promettendo ad Allegri pur di bruciare Agnelli.

 La rubrica di Giovanni Capuano

Può essere che Marotta abbia l'asso nella manica che dia un senso tecnico a quanto sta accadendo nel club campione d'Italia. Ma può anche accadere il contrario e cioè che lo strappo con Conte sia solo il primo tassello di un'operazione di ridimensionamento solo in parte comprensibile. Molti si interrogano sul perché si sia dovuta riconoscere una buonuscita corposa a Conte quando si poteva imporgli le dimissioni. La risposta è semplice: il tecnico (non solo lui) ha coperto per mesi mancanze ed omissioni di una proprietà che è stata lontana, che al momento non ha una visione progettuale del futuro e che ha giocato su più tavoli. E' una sorta di restituzione a un professionista non colpevole del cambio di prospettiva, anzi vittima perché per una lunga stagione tutto, anche a livelli di credibilità, si è poggiato sulle sue spalle e su quelle di Marotta.

Se davvero il giovane rampollo Zhang, scattata la foto scudetto e imposto i tagli, è pronto a ripartire per la Cina il 10 giugno per tornare chissà quando, lo schema rischia di ripetersi. O, forse, no. Il problema è che ad ascoltare le voci che vengono da dentro nessuno ha certezze se non quelle di una precarietà progettuale di cui Marotta ha deciso di farsi carico ancora. E' lui oggi l'ancora di salvataggio per chi ruota intorno all'Inter. Lui e non la famiglia Zhang alla quale non si può chiedere di perdere soldi se non ne ha voglia, ma dalla quale si deve pretendere chiarezza. In questi mesi ce n'è stata poca, anche per i silenzi accondiscendenti che hanno accompagnato la traiettoria interista. Poi in meno di due giorni si è passati dalla festa alla presa di coscienza, non piena perché il problema è più profondo. I tifosi si sono arrabbiati e sentiti traditi, eppure i segnali erano stati lanciati. Adesso Marotta si gioca la partita Allegri, che rappresenta un bivio come lo fu la trattativa Lukaku nell'estate del 2019. Lo fa spendendo unicamente la sua figura e la sua credibilità, mentre Zhang prepara le valigie per tornare a Nanchino.

tutte le notizie di