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CAPU…T DERBY – Locatelli e lo Scansuolo servo della Juventus

CAPU…T DERBY – Locatelli e lo Scansuolo servo della Juventus

La formula del passaggio del centrocampista in bianconero ha alimentato il solito dibattito. E ridato vita agli anti juventini militanti

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Il passaggio di Locatelli alla Juventus segna il vero inizio della nuova stagione del calcio italiano e conferma che poco o nulla è cambiato rispetto al passato. La discussione sulla formula del trasferimento, prestito biennale gratuito e poi pagamento nei tre anni successivi (quindi cinque totali) è stata surreale, con un tratto comune che riporta dritti al passato e cioè la volontà di cercare sempre e comunque un motivo per immaginare qualcosa di losco dietro un affare della Juventus.

 La rubrica di Giovanni Capuano

Secondo molti (anche addetti ai lavori) quella formula significa che il Sassuolo - meglio, Scansuolo - si è piegato ai voleri della Juve, anzi ha regalato il centrocampista più promettente ai bianconeri con chiari riferimenti a tutto l'armamentario di dietrologie che accompagna da anni l'anti juventinismo militante. E dunque via con i sospetti su Carnevali, il lavoro della figlia, l'amicizia con i dirigenti di Torino e avanti così fino ad evocare Calciopoli e il ritorno agli anni bui. Ovviamente facendo finta di dimenticare che in un mercato asfittico come quello di questa estate, ma la tendenza è in atto ormai da tempo, le formule super flessibili sono ormai una consuetudine, spesso l'unica via per convincere un club a scucire soldi per prendere un giocatore. E che se un calciatore si impunta perché vuole una squadra e non altre, alla fine la sua volontà è decisiva anche in presenza di offerte migliori per chi vende.

Gli anti juventini che si sono stracciati le vesti per Locatelli pagato in cinque anni erano stato zitti davanti all'architettura delle operazioni d'acquisto di Osimhen, Lukaku, Hakimi, Mandragora e mille altre. O alle clausole di obbligo di riscatto alla Perez con la Roma, esempi di artifizi per trovare il giusto compromesso tra le esigenze di acquirente e venditore. La differenza? Locatelli va alla Juventus, gli altri no. Solita storia, anche un po' stucchevole. In assenza di argomenti, meglio prendersela con lo Scansuolo anche a costo di fare brutta figura poi, tanto ci sarà sempre modo di rifarsi gettando altro fango. Un esempio? Romero venduto dalla Juve all'Atalanta per 18 milioni nel settembre scorso, zero presenze in bianconero, era per i soliti noti la dimostrazione del rapporto di vassallaggio di Percassi nei confronti di Agnelli. Un anno dopo Romero al Tottenham al triplo di quella cifra la conferma dell'inettitudine dei dirigenti. Di quale squadra? La Juventus, ovviamente.

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