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RAIOLA E MENDES, UNA ESTATE PARTICOLARE...

CAPU…T DERBY – Più Rocco, meno Rino

FLORENCE, ITALY - MAY 16: Gennaro Gattuso manager of SSC Napoli reacts during the Serie A match between ACF Fiorentina  and SSC Napoli at Stadio Artemio Franchi on May 16, 2021 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Gattuso verso l'addio alla Fiorentina, il ruolo del super procuratore e le proprietà USA che vogliono chiudere con le abitudini del passato

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Può essere che alla fine la frattura si ricomponga e che Gattuso sia l'allenatore della Fiorentina. Oppure no, visto che ai viola non serve nemmeno esonerarlo non avendolo tecnicamente mai messo sotto contratto, non essendo ancora arrivata la scadenza del 30 giugno in cui il calabrese si libera dal precedente accordo con il Napoli. In ogni caso la rottura clamorosa ha una chiave di lettura che ci fa stare dalla parte di Commisso e di quelli come lui, proprietari che si sono stancati di dover stringere alleanze costosissime e spesso a perdere con i super procuratori dai guadagni facili.

 La rubrica di Giovanni Capuano

Pare che all'origine dello scazzo tra Rocco e Rino ci sia il ruolo del potente Jorge Mendes, l'aspettativa dell'allenatore di avere rinforzi portati a Firenze con la mediazione del suo agente, qualche valutazione che non torna per giocatori non più ragazzini e la pretesa del club di poter ragionare con la sua testa. Ecco. Se questa è la ragione dell'addio, comunque venga mascherata dalle parti, è difficile non essere dalla parte di Rocco ed è impossibile non notare come sia ancora una volta una proprietà americana a provare a rompere le regole (malate) del gioco.

Questa è l'estate dell'addio del Milan a Donnarumma e può diventarlo del matrimonio nemmeno consumato di Gattuso a Firenze. L'estate del 'No grazie' a Raiola e Mendes, i due agenti più in vista del pallone. L'estate in cui qualcuno prova a dare un segnale chiaro e concreto di cosa significhi dire basta a un sistema in cui le società devono passare per scouting e interessi esterni per spendere e rinforzarsi. O anche solo per potersi tenere un calciatore. Più Rocco (Commisso) e meno Rino (Gattuso) con quello che si porta dietro. Così come siamo stati per Gordon (Singer) e non per Mino (Raiola). Visto che le riforme che limitano il potere dei procuratori Fifa e Uefa le fanno solo a parole, applausi a chi decide di tagliare il nodo per conto suo.

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