IL PERICOLO ARRIVA DALL'ESTERO

CAPU…T DERBY – Quanto vale Leao

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La trattativa per il rinnovo dei portoghese e il Milan davanti alle richieste del suo entourage

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Quanto vale Leao e fino a dove è giusto che si spinga il Milan nella complessa trattativa per il prolungamento del contratto che scade il 30 giugno 2024? Domanda che sorge spontanea viste le cifre che circolano e le richieste attribuite all'avvocato di fiducia del portoghese, quello che si è presentato a Casa Milan sventolando la procura firmata dall'attaccante e provando a tagliare fuori Jorge Mendes, il cui ruolo rimane comunque attivo in tutta la vicenda.

I rossoneri e il tetto ingaggi

Se davvero la base da cui l'entourage di Leao parte è quella dei 10-12 milioni netti a stagione per i prossimi cinque anni, per un investimento complessivo da 80-90, significa che il Milan deve mettere in conto di sfondare ogni tetto che si è dato in tema di ingaggi. E lo stesso se la firma arrivasse con lo 'sconto' ma dovendosi fare carico della multa che il portoghese deve allo Sporting Lisbona per la fuga verso il Lille e che viene quantificata in 19 milioni di euro.

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Il calciatore che chiede questo trattamento è stato decisivo per la conquista dell'ultimo scudetto, ha giocato una seconda parte di stagione strepitosa e per qualità tecniche e caratteristiche fisiche ha dimostrato di essere dominante in Serie A. A quelle cifre diventerebbe il più pagato di tutti mettendosi dietro in un colpo solo i vari Lukaku, Pogba, Vlahovic e Rabiot. Anzi, staccandoli e allineandosi a valori da campionato inglese o da top club europeo.

Troppo? La risposta è sì. Troppo. Perché Leao è da qualche mese il numero uno in Italia ma non ha ancora dimostrato di esserlo a livello internazionale, dove le sue presenze in Champions League (1 gol in 8 partite), Europa League (idem) e con la nazionale portoghese (0 reti in 11 apparizioni, seppure a spezzoni) non sono state incisive come quelle italiane. E perché una discreta percentuale della richiesta nasce dall'esigenza di monetizzare in fretta per ripagare il debito contratto con lo Sporting Lisbona, una vicenda nella quale il Milan non c'entra nulla e che intossica l'intera trattativa.

Dunque, seguendo la logica, a quelle cifre il contratto di Leao non andrebbe rinnovato anche se la storia recente insegna che al di fuori dei nostri confini c'è sempre qualcuno pronto a subentrare e a garantire stipendi fuori misura. E' evidente che Leao si è garantito di poter trattare costringendo il Milan a non legarsi a parametri inferiori al valore di un giocatore così, ma Maldini e Massara hanno davanti una montagna altissima da scalare e dovrebbero essere liberi anche di alzarsi dal tavolo e non rilanciare. E non perché il Milan ha il 'braccino corto' o non vuole crescere, ma perché a volte le cifre pretese sono semplicemente fuori mercato.

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