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OCCHIO AL VAR

CAPU…T DERBY – Tutta la verità sul rigore negato a Chiesa

Cosa è successo davvero a Torino? Chi ha deciso di non dare penalty alla Juventus? Abisso o il Var Banti?

Redazione DDD

di Giovanni Capuano -

Premessa: i guai della Juventus in questa stagione fallimentare non dipendono da questioni arbitrali. Nemmeno la sconfitta con il Benevento che ha sancito l'apertura della crisi e del processo a Pirlo. Sono episodi che possono pesare su una partita (perché nel calcio gli episodi contano), ma non determinare il trend di una squadra. Quindi se la Juve viene criticata la colpa non è di Abisso o La Penna (ricordate Juve-Fiorentina?), ma della Juve stessa. Però. C'è una verità fin qui non detta e non scritta nell'episodio del rigore non concesso alla Juventus nella sfida persa contro il Benevento. Un racconto interessante da fare, perché spiega origine e responsabili dell'errore e chiarisce il (mal)funzionamento della catena arbitro-Var-arbitro. A negare il penalty per l'atterramento di Chiesa da parte di Foulon non è stato Abisso. O, meglio, non è stato solo Abisso.

 La rubrica di Giovanni Capuano

A concorrere all'errore - da matita rossa e blu - è stato anche il designato al Var, Luca Banti. Il quale non solo non si è disinteressato dell'episodio, in nome della cattiva interpretazione per cui "se l'arbitro ha visto e giudicato il Var non può intervenire", ma ha analizzato e deciso (sbagliando) che la caduta del difensore che ha impedito a Chiesa di proseguire non era da giudicare meritevole di una revisione da parte del collega. Un doppio errore. Grave quello di campo (Abisso), gravissimo quello al Var (Banti). La prova? Persa nel flusso della diretta televisiva, ma mandata in onda dalla stessa sala Var che qualche minuto dopo l'episodio incriminato ha dato il via libera alla regia di trasmettere un breve filmato (5 secondi) con in alto a sinistra il marchio VAR. Un replay dal basso, anche confuso perché ce n'erano certamente altri più chiari, scelto per spiegare che anche per Banti quello non era rigore. Come se si fosse cercata di dimostrare l'assenza di un fallo di mano (!?!) e più in generale - utilizzando una visuale mezza impallata da un altro giocatore - chiarire che la decisione dell'arbitro di campo era corretta anche per in sala Var.

L'immagina marchiata VAR è una firma che certifica l'intervento del Var e che non è stato silente e basta, perché Abisso aveva "visto e valutato". E' una prerogativa solo degli addetti alla video assistenza, utilizzata per spiegare al pubblico televisivo quale immagine è stata utilizzata per prendere una decisione, aprire una review o anche negarla. Come accaduto in Juventus-Benevento dove a vedere male non è stato solo Abisso, massacrato dalle pagelle del giorno dopo, ma anche chi davanti allo schermo aveva il dovere di aiutarlo a ristabilire la verità di campo.

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