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Caro Marotta, attenzione a non fornire pretesti a chi vuol chiudere il calcio

Mauro Suma: l'editoriale

Fibrillazioni calcistiche

Redazione DDD

Non si fa nessuna fatica ad essere d'accordo con Beppe Marotta. Il calcio delle Nazionali in questo momento non è sostenibile. A livello di rischio epidemiologico e a livello di agenda sportiva. Ma le Nazionali fanno parte del calcio e se la posizione di Marotta dovesse essere forzata, strumentalizzata e portata alle estreme conseguenze, potrebbe essere sfruttata politicamente come sponda per chiudere il calcio. Che sarebbe il colpo di grazia ad un settore industriale già in gravissime difficoltà. Diciamo questo, ben sapendo che il calcio ha avuto, ha e avrà dei positivi, ma che non impattano, grazie al cielo, sulle strutture sanitarie e ben sapendo che il calcio in questo momento è super controllato e si gioca con un numero esiguo e regolamentato di persone dentro uno stadio dove si sta all'aria aperta. Senza nessun impatto sul traffico, sui contatti e sugli assembramenti nel post-partita.

(Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

Ma a Walter Ricciardi questo non basta, in cuor suo il calcio non deve andare avanti lo stesso e non perde occasione per ribadirlo e comunicarlo. Per il presidente federale Gravina, non dimentichiamo che se stiamo giocando è grazie fondamentalmente a lui, non deve essere facile il momento e gli siamo totalmente vicini. Ma nella protesta di Marotta ci sono degli elementi tipicamente e squisitamente sportivi: non fate figli e figliastri, non stancate e non esponete a rischio Covid i nostri giocatori piuttosto che altri. Così come c'erano degli elementi sportivi nel tentativo della Lazio di aggirare e ammorbidire le procedure per non avere troppi assenti chiave nelle sue partite. Ma se il presidente Lotito fa sempre caso a sè e può essere facilmente derubricato come l'eccezione che conferma la regola, se la fibrillazione del calcio arriva da un club istituzionalmente attento come l'Inter, il rischio che qualcuno prenda la palla al balzo e dica che se non si può fare il calcio delle Nazionali non si può fare nemmeno il calcio di club, va tenuto presente.

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