rubriche

IL DERBY DELLA SETTIMANA: Covid-19, Cristiano Ronaldo vs il buonsenso

Consuelo Motta

Cristiano Ronaldo, ancora positivo al Covid-19, commenta i tamponi sul suo profilo Instagram. Poi cancella, ma il messaggio che è passato non è dei migliori

Non è riuscito a contenere la sua frustrazione. Dopo aver saltato due gare con la sua Juventus a causa del Covid-19, Cristiano Ronaldo ha sbottato contro l’ennesimo tampone positivo. Su Instagram il portoghese ha pubblicato un commento decisamente inopportuno, che ha cancellato dopo pochi minuti, ma che è ormai diventato virale.

CR7 era risultato positivo al Coronavirus lo scorso 13 ottobre, ma dopo quasi due settimane l’ultimo tampone non aveva ancora dato un risultato negativo, così il portoghese ha dovuto saltare le sfide contro Verona in campionato, e contro il Barcellona in Champions League lo scorso 28 ottobre. Ed è probabilmente la rabbia per aver dovuto rinunciare alla super sfida con il suo antagonista di sempre, Lionel Messi, che gli ha fatto perdere la bussola.

PCR IS BULLSHIT”, “il tampone è una stronzata”, ha scritto in un commento ad una sua foto sul suo profilo Instagram. Un profilo che raccoglie 241 milioni di followers, per la maggior parte ragazzi giovani che vedono nel campione bianconero un esempio, e che ne accolgono la filosofia. Proprio per questo motivo usare un po’ il cervello quando si tratta di argomenti già spinosi non sarebbe male, soprattutto in un Paese che rischia il tracollo a causa di una pandemia come quella che sta affliggendo l’Italia in questo momento.

Una risposta pungente, che ha ironicamente sottolineato la vena negazionista del calciatore, è arrivata da Roberto Burioni. “Do il benvenuto nella nutrita schiera dei virologi al collega Cristiano Ronaldo. Sarà utilissimo nella prossima partitella contro gli oculisti”, ha scritto il noto virologo sul suo profilo Twitter.

Ronaldo ha cancellato il commento, ma poco cambia. In un momento così delicato e con la grandissima responsabilità di un atleta dalla popolarità cosmica, dare il buon esempio deve essere un dovere. Quindi ci auguriamo che presto il portoghese possa mettere da parte l’arroganza del poter avere tutto quando lo si desidera, scendere al livello di noi comuni mortali, e fare qualcosa di concreto per la diffusione di messaggi responsabili.