DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

EL LOCO NEL CUORE DEGLI SPORTIVI

DDD Story – Bielsa e quell’ordine: fate segnare un gol agli avversari…

LEEDS, ENGLAND - SEPTEMBER 19: Marcelo Bielsa, Manager of Leeds United gives his team instructions  during the Premier League match between Leeds United and Fulham at Elland Road on September 19, 2020 in Leeds, England. (Photo by Oli Scarff - Pool/Getty Images)

Oggi sarebbe bello vedere El Loco girare l’Europa a scoprire talenti. Magari con una Fiat 147. In barba al caro petrolio.

Redazione DDD

di Luigi Furini -

“Lasciate che gli avversari segnino un gol”. I suoi giocatori, anche se aperti a tante esperienze, una richiesta così non l’avevano mai sentita. Una richiesta strana, ma strano anche l’uomo che siede in panchina. Uno che si è fatto portare un letto in ufficio, che ha costretto i giocatori a pulire gli spogliatoi, che ha regalato un hotel a oltre 2 milioni di euro alla sua ex squadra. Lui, soprannominato “El Loco” (il pazzo) è Marcelo Bielsa, nato nella città del calcio (ovvero a Rosario, in Argentina) nel 1955 e attualmente tecnico del Leeds, in Inghilterra. Gioca a calcio come difensore, ma a 25 anni è già in panchina. Rivoluzionario il suo metodo, il 3-3-1-3. Cioè tre giocatori in difesa, tre a centrocampo, un fantasista e tre attaccanti. Secondo lui, se tutti corrono e se tutti applicano il metodo, si crea una superiorità numerica in campo. Ovviamente manca la controprova, ma Bielsa è definito da Pep Guardiola “il miglior tecnico del mondo” e in Cile, dove ha allenato a lungo la Nazionale, è oggetto di venerazione. Ha forgiato tanti ragazzi (Nestor Sensini, Abel Balbo, Mauricio Pochettino, fino a Gabriel Batistuta) girando su e giù per l’Argentina con la sua Fiat 147. Era un’utilitaria, derivata dalla Fiat 127, ma aveva un particolarità: poteva andare ad alcool (ricavato dalla soia o dal mais) e quindi insensibile al caro-petrolio.

Dicono che fosse in grado, organizzando tornei in molte città, di visionare circa 20 mila giocatori all’anno. Comincia nella sua squadra del cuore, il Newell’s, poi in Messico, poi in Spagna e quindi sulla panchina dell’Albiceleste. Lo chiamano in Cile e arriva a giocarsi il Mondiale 2010, quindi ancora in Spagna, in Francia. Il 6 luglio 2016 viene ufficializzato il suo contratto con la Lazio. Ma due giorni dopo è ancora la Lazio a comunicare le sue dimissioni. Perché? Pare che Bielsa avesse chiesto l’acquisto di quattro giocatori e non era stato accontentato. E Lotito? Minaccia via legali, chiede risarcimenti. Nulla. Nel 2018 firma per il Leeds, in seconda serie inglese. Sta per vincere la partita che lo avrebbe portato in Premier ma la sua squadra ha segnato il gol (a 18’ dalla fine) quando gli avversari dell’Aston Villa avevano un uomo a terra (e quelli del Leeds non si erano fermati). Breve conciliabolo in panchina ed ecco l’ordine di lasciar segnare gli avversari. La gara finisce 1-1 e per il Leeds la promozione sfuma. Ma Bielsa vince il premio della sportività. Lui, che guadagna 6 milioni di sterline all’anno ma ha preso in affitto una minuscola casa vicina al campo di allenamento. Lui che convoca il suo staff in un coffee shop e su un normale foglio di carta, disegna gli schemi per la gara successiva. Lui, che regala un hotel al Newell’s. E il Newell’s che gli intitola lo stadio. Lui che fa piazzare un biliardo negli spogliatoi (“i giocatori si devono anche distrarre”). Lui che ordina di pulire gli angoli troppo sporchi dell’impianto. ”Ma solo tre ore – dice – quanto basta per mettere insieme le sterline per una partita. I giocatori devono sapere quanti sacrifici fanno i tifosi”.

 

 

 

 

 

 

 

tutte le notizie di