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IL DERBY DELLA SETTIMANA – Diletta Leotta contro tutti, scrive un libro e sorride agli haters

I derby della settimana nella rubrica di Consuelo Motta

Diletta Leotta, volto noto di Dazn, pubblica il suo primo libro. Dai social e dai colleghi attacchi ingiustificati alla giornalista catanese

Consuelo Motta

“I luoghi comuni uccidono la femminilità, non possiamo cedere agli stereotipi che le donne non possono parlare di calcio o di politica se hanno una scollatura”, parola di Diletta Leotta. La giornalista, volto di Dazn e voce di Radio 105, ha presentato il suo primo libro, “Scegli di sorridere”, edito da Sperling & Kupfer e uscito il 22 settembre.

La prima avventura editoriale di Diletta non è una autobiografia, ma è più una sorta di confessione intima, di sfogo riguardo quegli avvenimenti che più hanno segnato la vita privata e il percorso professionale della 29enne in questi anni: dalle foto intime trafugate dal suo cellulare, ai colleghi sessisti, ai paparazzi inopportuni, agli haters sui social, uomini ma soprattutto donne.

Sì, perché se i selfie seminuda sul cellulare le hanno insegnato che è meglio evitare (ma perché, poi?), non è minimamente giustificabile che un collega di Sky possa dirle “ti hanno presa solo per le tette”. E ancora, l’odio della gente sui social. Ho cercato personalmente dei commenti riguardo l’uscita del libro, e mi sono avvalsa di Twitter. Questi tra i più educati: “non ti hanno presa solo per le tette? Di certo nn per il cervello...”, oppure “Non mi esprimo sul libro di Diletta Leotta, sono schifato e piuttosto leggerei il mio necrologio” e ancora “Forse riempirà il libro con i selfie”.

Ma la cosa disgustosa è il fatto che molti dei commenti di questo tenore arrivano da altre donne. La giornalista ha parlato anche di questo in una lunga intervista rilasciata a Corriere.it: “l’invidia delle donne non la capisco. Io non ho mai nutrito questi sentimenti in vita mia, sono stata abituata così dalla mia famiglia: in casa non ho mai respirato queste vibrazioni negative. Io sono felice del successo delle altre donne”. Inutile aggiungere altro.

Certi commenti discutibili arrivano poi anche dalle colleghe.Ha riportato nel mondo del giornalismo sportivo l’immagine di una donna stereotipata, da Barbie che speravamo di avere cancellato”, ha detto Paola Ferrari, volto di Rai 1, ai microfoni di Eleonora Daniele durante il talk show del mattino Storie Italiane. Da che pulpito!

Non è facile occuparsi di sport per una giornalista donna, questo è chiaro. La professionalità e le competenze acquisite nel corso di una gavetta durata anni sembrano non bastare, ma solo se sei avvenente, perché se sei una donna acqua e sapone allora l’immagine è quella giusta, quella che serve alle giornaliste donne per avere credibilità. Questo è quello che ci fanno credere ogni giorno.

“Sarà l’orgoglio, ma a me viene sempre di più da scegliere scarpe con il tacco e rossetti, e arrivare preparata a ogni impegno. So di essere femminile, formosa, non cerco di nascondere il mio corpo. Sbaglierò e lavorerò per fare meglio, indossando però quello che mi pare”, conclude Diletta sempre al Corriere.it.

Brava!

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