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RIVALITA' E RENDIMENTO

Il derby dei media sul nuovo Calhanoglu

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Il terzo gol consecutivo in A del centrocampista con l’Inter, che si avvicina a -1 dal Milan, ha scatenato il dibattito tra cugini milanesi: Hakan ha fatto già 4 gol, gli stessi dell’ultima stagione col Diavolo

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Il vantaggio del Milan sull’Inter è diventato minimo e la temperatura sui media si alza al massimo, coi tifosi in clima derby che si provocano a vicenda sulle sorti di Hakan Calhanoglu, centrocampista turco dai piedi dinamitardi che è entrato nei meccanismi dell’Inter inzaghiana con un rendimento decisivo per la scalata nerazzurra in classifica. Col Napoli primo a +3 su Pioli che ora ha l’Inter alle calcagna a -1. Inzaghi sembra essere una chiave del nuovo “Ciala”: lo coccola, gli dà fiducia, lo stimola dolcemente come il turco gradisce e infatti lui poi in campo risponde con buone prestazioni e gol. 4 gol e 4 assist in 15 gare tra A e Champions, ma nessun centro in Europa. Arrivato in estate per una veloce intuizione di Beppe Marotta dopo il caso Eriksen, è stato ribattezzato “il tabaccaio” dai tifosi rossoneri perché avrebbe accettato 500mila euro in più dall’Inter, ricordi di storie di fine estate e di un gratta e vinci a Napoli…

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Adesso: è chiaro che il tema della settimana sia il terremoto Juve con tutte le sue conseguenze che, forse, ci saranno anche nella giustizia sportiva. La cosa è lunga e noiosa: carte, intercettazioni, dirigenti interrogati per 10 ore, documenti che teoricamente non dovrebbero esistere e blitz delle fiamme gialle. Ma parliamo di calcio e - per ora - il fatto più divertente e mediaticamente stimolante è il rendimento da sottosopra di Calhanoglu. È entrato o uscito da Stranger Things? Lui in nerazzurro ha già eguagliato i gol segnati nella scorsa stagione col Diavolo e, quindi, “qualcosa è cambiato”. Sale sulla ferita dei rossoneri rimontati in casa dal Sassuolo, e infatti il dibattito sul web si infiamma. Franco Ordine twitta: “Come la mettono ora quei critici e quegli interisti che all’arrivo di Calhanoglu per sostituire Eriksen storcevano il muso? Tra i milanisti uno solo ha diritto a ricordare il proprio sostegno al turco: Mauro Suma. I giocatori di valore si misurano nelle sfide di valore”.

Ma anche in tv se ne parla. Su Sky al Club Marchegiani lo esalta: “La differenza tra l’Inter e altre è la visione di squadra. Cala Barella, cresce Calhanoglu”. Bucciantini indica nel rigore segnato proprio nel derby contro il Milan il punto di “svolta mentale” di Hakan. Un rigore che ha voluto tirare sotto la Sud. Poi l’esultanza con un gesto irriverente che ha scatenato la reazione viscerale della curva che lo aveva offeso nell’anima e nell’orgoglio. Appendice disdicevole. Ma tant’è. Ha voluto togliersi qualche peso sullo stomaco. Ora si è liberato? Il campo dice di sì. Per ora in Serie A basta ma il salto di qualità lo si dovrà vedere in Champions da febbraio in poi. Cosa possibile perché nel bagaglio tecnico dell’ex Milan c’è il colpo del fuoriclasse da notti europee. Le qualità del calcio sono indiscutibili e, ora che ha una squadra che lo supporta in attacco, può sguinzagliare il destro da fuori area e infatti il gol al Penzo gli regala una statistica speciale. Dal 2013 solo il 7 volte Pallone d’Oro Leo Messi in Europa ha segnato da fuori area più di lui. “Ci sta”, il commento di Calha a Venezia.

E così fioccano i titoli, come una spolverata di zucchero a velo, dolce e soffice. La Gazzetta titola: “Cose turche, l’Inter si gode un Calha mai visto”. Le pagelle? “Ora per il turco è un magic moment, è centrale ed è diventato un fattore”, leggiamo online. Per il Corsport è “l’asso nella manica di Inzaghi”. Il Corriere della Sera parla di un giocatore “di ghiaccio” e pone i nerazzurri in scia del Napoli, con la freccia messa sul Milan.

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