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L’appello di Mkhitaryan e 20.000 firme su Change.org: gli armeni contro il Qarabag “La regione si chiama Artsakh!”

YEREVAN, ARMENIA - SEPTEMBER 05: Marco Verratti of Italy competes for the ball with Henrikh Mkhitaryan of Armenia during the UEFA Euro 2020 qualifier between Armenia and Italy at Republican Stadium after Vazgen Sargsyan on September 5, 2019 in Yerevan, Armenia. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Un lettore armeno di Derbyderbyderby interviene sul tema Qarabag

Redazione DDD

di Maurizio Redegoso Kharitian -

Come avete scritto, dallo scorso 27 settembre, è in atto una guerra nel Caucaso. Causata da un ennesima aggressione da parte dell’Azerbaijan nei confronti dell’Armenia. Le vittime tra l’altro sono molto più numerose di quelle citate, perché le fonti azere non comunicano dati corretti. Tralasciando tragici dettagli legati al conflitto che nella realtà si può definire come una nuova pulizia etnica contro gli armeni da parte degli azeri con supporto dei turchi, risulta gravissimo quanto espresso dal dirigente della squadra di calcio azera. Il nome “Qarabag” intanto è un falso storico legato ad una regione che porta da secoli il nome armeno di ARTSAKH e che è divenuto “Nagorno-Karabakh” al termine della prima guerra mondiale nell’ottica di spartizioni di territori fra Russia e Turchia. Gli Armeni a pieno titolo occupano quelle terre da secoli che ospitano reperti archeologici chiaramente legati alla prima nazione cristiana che è appunto l’Armenia. Il vostro articolo rischia di far passare vittime gli azeri (squadra di calcio compresa) che giustamente giocano le loro partite altrove. Proprio perché quei territori sono stati attribuiti all’Azerbaijan da un operazione tipo “Risiko” quindi a tavolino. Questo reso ancora più evidente da dopo il dissolvimento dell’ex Unione Sovietica.

Henrikh Mkhitaryan nel 2014 (Photo by Martin Rose/Bongarts/Getty Images)

Henrikh Mkhitaryan nel 2014 (Photo by Martin Rose/Bongarts/Getty Images)

Mi pare proprio sensato che l’Uefa pensi a delle sanzioni pesanti dopo le parole gravi del dirigente azero. E poi ci chiediamo in tanti cosa c’entri l’Azerbaijan con l’Europa (non solo League) anche se a questo proposito varrebbe anche per la Turchia. La risposta immediata si chiama PETROLIO! Che unge profumatamente le casse dell’UEFA? Non dimenticate che non più tardi di due anni fa, prima che venisse in Italia, ad Henrik Mkhytarian venne impedito di giocare una gara di Europa League proprio a Baku (capitale dell’Azerbaijan) quando militava nell’Arsenal. Motivo: perché Armeno! Anche se lo sport dovrebbe stare fuori dalle guerre, credo che una dichiarazione come quella espressa debba essere punita e sanzionata fino all’esclusione di tutti i club azeri da tutte le competizione. Per molto meno anni fa vennero escluse le squadre inglesi. Ora con un secondo Genocidio ai danni degli Armeni, mi pare che si possa prendere come minimo la stessa decisione.

Inoltre 20/25 giorni fa Henrikh Mkhitaryan aveva scritto un accorato appello ai massimi dirigenti del calcio internazionale. Tale appello non è stato ascoltato ed anche per questo si è arrivati a dichiarazioni criminali del dirigente azero. Ora pare che vi sia una presa di posizione anche a seguito di una petizione arrivata a più di 20mila firme lanciata sulla piattaforma change.org: Act now: FIFA UEFA Sanction Azerbaijan Football club Qarabag.

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