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LE PAROLE DI UN GIOCATORE CHE SI SENTE A CASA

L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Franck Costner o Kevin Kessie?

Redazione DDD

Sceneggiatura di Franck Kessie

di Mauro Suma -

"Le parole che non ti ho detto" è un celebre film di Luis Mandoki di fine millennio scorso. Con Kevin Costner e Robin Wright. Un film di silenzi, di atmosfere e di alcuni momenti. Pochi, fugaci, ma forti, molto forti. La vicenda sembra attagliarsi alla perfezione alla vicenda dei rinnovi rossoneri. I silenzi di Franck Kessie "sembravano" gli stessi di Donnarumma e Calhanoglu. Con un contorno noir di sussurri e grida un giorno da Liverpool e l'altro da Manchester, di presunti irrigidimenti del suo agente Georges Atangana e di una Olimpiade creata e disegnata ad arte apposta per indispettire il Milan.

Tanti scenari in uno. Tutti sparigliati, tutti sovvertiti, tutti riconfigurati dal protagonista. Proprio come il primattore de Le Parole che non ti ho detto, senza per carità la fine tragica e romanzata della pellicola, Kessie ha issato le vele, ha preso il mare e ha urlato il suo amore per il Milan. Voglio solo il Milan, voglio abbracciare Pioli, voglio la mia carriera solo rossonera, avete la mia parola. Le leggi del mercato vogliono che prima di cantar vittoria ci sia una bella firma e un comunicato inequivocabile. Quindi calma, le parti lavoreranno e si confronteranno. La proprietà rossonera sa di essere attesa da un sacrificio economico importante ma comunque incoraggiata da una Dichiarazione d'amore con la maiuscola, l'area tecnica e l'agente del giocatore sanno di dover ancora lavorare e definire. Resta il fatto che le parole di Kessie non sono silenzi, sembrano qualcosa di scolpito. La pietra del calcio è per sua natura ondivaga, anche se questa volta per i tifosi del Milan promette bene. In attesa del The End che tutti i tifosi milanisti sognano.