L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – La Juventus senza Cristiano Ronaldo e il Milan senza Ibrahimovic: il confronto

Senza CR7 la Juventus ha pareggiato contro Crotone, Verona e Benevento. Senza Ibra il Milan ha battuto Crotone, Spezia e Fiorentina. Concesso che nell'intreccio di risultati il Milan ha pareggiato con il Verona "con" Ibra, una certa differenza nel complesso balza comunque all'occhio. Nel Milan ad esempio quando non c'è Ibrahimovic, ci sono due giocatori in particolare che fanno di più e si prendono più responsabilità: Kessie e Calhanoglu. Nella Juventus invece vengono masticati e ruminati tanti palloni in orizzontale, senza che nessuno svetti, senza che nessuno spezzi l'abitudine al fatto che ad un certo punto, nel momento topico, quando c'è, tanto ci pensa Cristiano.

Non è solo una questione di parafulmini o di riverbero dei due fuoriclasse: risultati e atteggiamento delle due squadre con o senza l'uno e con o senza l'altro sono anche lo specchio, la misura, dello stato di salute del gruppo. Se non c'è lui ci penso io, è indice di personalità. Se invece non c'è lui adesso che faccio, è il segno opposto. In questo senso va anche detto che senza Zlatan per i rossoneri è più facile appoggiarsi al gioco, metabolizzato e riconoscibile, dato loro da Stefano Pioli, mentre l'identità e i meccanismi della Juve dell'esordiente Pirlo non sono altrettanto scolpiti e definiti.

Ibra poi a San Siro, contro la Fiorentina, era a bordo campo a urlare e caricare. Cristiano Ronaldo a Benevento non c'era. Probabile che una trasferta sia più complicata da affrontare rispetto ad una partita in casa, se ci sono dei lavori di recupero fisico da fare. Ma l'algido e altero Cristiano ce lo immaginiamo poco nei panni dell'Ibra da trincea visto nei pressi della panchina di Bonera a San Siro. O no?