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UN PO' MENO PROTAGONISTI

L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – Lo “spleen” di Ibra, CR7 e Lukaku

Mauro Suma: l'editoriale

Un rigore sbagliato, una esultanza soft e il lavoro per la squadra. Il weekend appena sussurtato e low profile dei tre top bomber del campionato...

Redazione DDD

In francese, spleen rappresenta la tristezza meditativa o la malinconia. Il termine venne reso famoso durante il decadentismo dal poeta francese Charles Baudelaire, ma era utilizzato anche anteriormente, in particolare nella letteratura del Romanticismo. Nessuno dei tre è francese, ma i tre carismatici re del gol del campionato italiano stanno attraversando un momento particolare. Contro il Benevento, Lukaku ha fatto doppietta ma ha esultato poco. Dopo il primo gol di Ranocchia-Improta, i suoi compagni di squadra lo hanno cercato per abbracciarlo, quasi per consolarlo e per rafforzarlo nel ruolo di vittima del carnefice Ibra che molti media mirati hanno provato a costruire per giorni.

(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Dal canto suo Zlatan a Bologna ha sbagliato un rigore, ma poi ha continuato a fare la sua partita. Ha provato a provocarlo un po' sul tema dei rigori Sinisa al momento della battuta dagli undici metri, come già avevano fatto Silvestri e Zapata. Anche se appena Ibra risponde, fa tutto lui, secondo la caciara social, sia la provocazione che la reazione. Mah. In ogni caso zero proteste e solo dialogo con l'arbitro da parte di Ibra a Bologna. Aveva già sbagliato il rigore contro il Verona, poi si riprese facendo due gol a Napoli. Domenica si vedrà. E CR7? Spleen tecnico, poche bollicine, niente risse. Forse è il solito inverno un po' così del fuoriclasse portoghese. Era così anche a Madrid.

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