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IL DERBY DELLA SETTIMANA – Maradona vs infinito

I derby della settimana nella rubrica di Consuelo Motta

Diego Armando Maradona, ci lascia all’eta di 60 anni. Una carriera sfolgorante, una vita di luci e ombre, un personaggio controverso e infinito, il più grande genio del calcio mondiale

Consuelo Motta

Ci vuole sangue freddo nel tentare di scrivere due righe sulla morte di qualcuno che è passato alla storia, seppur tra luci e ombre, soprattutto se quel qualcuno si chiama Diego Armando Maradona. No, non è per nulla facile esprimersi quando si vuol dare l’addio a qualcuno che il calcio ha reso immortale e viceversa, le parole non sono mai abbastanza. Diego Armando Maradona, è scomparso mercoledì scorso a causa di un’insufficienza cardio-respiratoria e, all'indomani dalla morte, l’autopsia ha confermato un edema polmonare.

 (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

(Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Non mi interessa qui parlare del personaggio controverso, dei problemi con la giustizia, delle presunte implicazioni con la camorra, del doping, della vita sregolata, della droga: quello che ad ogni sportivo verrà a mancare, da oggi, è il più grande calciatore di sempre. Quello degli unici scudetti del Napoli, della Coppa Italia, della Supercoppa, della Coppa Uefa; quello della nazionale argentina, che condannava l’intero popolo inglese con la Mano de Dios; quello schifato dai puritani, ma osannato - adesso - dagli stessi per un like facile.

La verità è che chi ama davvero il calcio non può non versare una lacrima, oggi, per un genio indiscusso del calcio, elegante e sfacciato allo stesso tempo. Per un campione fragile, che non ha mai nascosto le sue debolezze, per un uomo che nel bene o nel male ha vissuto la vita come desiderava, uno sportivo che ha unito e diviso i popoli allo stesso modo, che si è speso per aiutare chi stava peggio, che ha sposato cause politiche forti, ma che non è stato capace di sposare la sua causa più importante, la vita.

E così lo salutiamo, come la sua prima squadra, l’Argentinos Juniors che su Twitter pubblica la foto di un 10 accompagnato alla data di nascita del Pibe de Oro, il 1960, e al simbolo dell’infinito.

Ciao Diego.

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