ORDINE DEL…GIORNO – Gasperini-Gomez, quando si arriva alle mani non si può transigere

"di Franco Ordine -

"I particolari scabrosi sono noti e non c’è bisogno di aggiungere altro alla storia finita male tra Gasperini e Papu Gomez. Nel calcio, come nella vita, si può perdonare e dimenticare tutto, tradimenti e incomprensioni, tranne quei gesti estremi (se si usano le mani) che testimoniano un grado di deterioramento preoccupante. Cicerone avrebbe esclamato: “o tempora o mores”, che tempi, che costumi. A ben guardare dal buco della serratura dello spogliatoio dell’Atalanta, c’è qualcosa d’altro da esaminare. E cioè la reazione di un gruppo, rimasto per qualche anno al centro di una favola, e improvvisamente schiacciato dal peso dei suoi stessi racconti.

"Perché è evidente che il tema del duello rusticano tra allenatore e capitano dell’Atalanta, due che sembravano fatti per vivere anche fuori da Zingonia sulla stessa lunghezza d’onda, è la mancata abitudine a vivere a certe altezze. Provocano le vertigini, specie se i risultati non si dovessero replicare automaticamente. E con le vertigini tradiscono anche le difficoltà di un ambiente provinciale a maneggiare, senza provocare sconquassi, i dissidi professionali. Ricordo, a Siena, un battibecco per lo stesso motivo tattico, tra Ancelotti e Seedorf. Sapete come finì? Risposta scontata: benissimo. Qui di mezzo ci sono le mani e sulle mani non si può transigere.