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CALCIO E SOPRAVVIVENZA

ORDINE DEL…GIORNO – I soldi di Lukaku servono all’Inter, come quelli di Ibra nel 2012 al Milan…

COMO, ITALY - JULY 28: Romelu Lukaku of FC Internazionale looks on during the pre-season friendly match between FC Internazionale and FC Crotone at the club's training ground Suning Training Center at Appiano Gentile on July 28, 2021 in Como, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)

La difficile scelta su Lukaku e il suo precedente "milanese"

Redazione DDD

di Franco Ordine -

La vicenda Lukaku non è nuova e si muove con le stesse cadenze registrate qualche anno prima. Accadde dall’altra parte calcistica di Milano, estate del 2012, durante l’europeo di Polonia e Ucraina. In quella occasione, la Fininvest impose al Milan di rientrare per pareggiare il passivo di bilancio ed evitare all’azionista un altro oneroso esborso. Adriano Galliani obbedì e mise sul mercato Thiago Silva al quale abbinò subito dopo anche Ibra perché in quel caso il risparmio sarebbe stato doppio: incasso dai due cartellini e riduzione del monte-stipendi.

 (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ibra non voleva andarsene a Parigi e l’ha ripetuto più volte. Anzi, avvelenato perché spinto a quel trasloco, tolse il saluto a Galliani per qualche tempo. Così sarà la vicenda Lukaku. Per ora l’Inter ha rifiutato l’offerta di 100 milioni tra soldi e Alonso. Appena la proposta del Chelsea diventerà irresistibile, allora dovrà uscire allo scoperto il club e “spingere” il belga ad accettare il trasferimento. Perché quella cifra, enorme, serve per sopravvivere un altro anno a Suning. E chi non lo capisce non vuole bene all’Inter.

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