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CALCIO E SOPRAVVIVENZA

ORDINE DEL…GIORNO – I soldi di Lukaku servono all’Inter, come quelli di Ibra nel 2012 al Milan…

Redazione DDD

La difficile scelta su Lukaku e il suo precedente "milanese"

di Franco Ordine -

La vicenda Lukaku non è nuova e si muove con le stesse cadenze registrate qualche anno prima. Accadde dall’altra parte calcistica di Milano, estate del 2012, durante l’europeo di Polonia e Ucraina. In quella occasione, la Fininvest impose al Milan di rientrare per pareggiare il passivo di bilancio ed evitare all’azionista un altro oneroso esborso. Adriano Galliani obbedì e mise sul mercato Thiago Silva al quale abbinò subito dopo anche Ibra perché in quel caso il risparmio sarebbe stato doppio: incasso dai due cartellini e riduzione del monte-stipendi.

Ibra non voleva andarsene a Parigi e l’ha ripetuto più volte. Anzi, avvelenato perché spinto a quel trasloco, tolse il saluto a Galliani per qualche tempo. Così sarà la vicenda Lukaku. Per ora l’Inter ha rifiutato l’offerta di 100 milioni tra soldi e Alonso. Appena la proposta del Chelsea diventerà irresistibile, allora dovrà uscire allo scoperto il club e “spingere” il belga ad accettare il trasferimento. Perché quella cifra, enorme, serve per sopravvivere un altro anno a Suning. E chi non lo capisce non vuole bene all’Inter.