di Franco Ordine -
MILAN-TORINO 1-0
ORDINE DEL…GIORNO – Il Milan di Pioli assomiglia a quello di Don Fabio Capello
Le radici che affondano nel passato
Chi ha buona memoria del passato milanista può capire al volo il paragone che sto per fare. Il Milan visto col Toro somiglia in modo impressionante a quello di don Fabio Capello, illustre predecessore, collezionista di scudetti (4 in 5 anni), protagonista assoluto della finale capolavoro di Atene 1994 contro il Barcellona di Crujff. L’uno a zero di martedì sera ha le caratteristiche tipiche utilizzate dal Milan di Capello quando rimase senza Van Basten e Papin e dovette arrangiarsi con Massaro e Savicevic oltre che con Raducioiu. Riusciva a trovare il gol e poi a difenderlo con una perfetta organizzazione difensiva.
L’obiezione più gettonata sarà la seguente: ma quel Milan aveva dietro i quattro dell’ave maria, Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini. Vero. Ma devo dire che al cospetto del Toro -cui è stato concesso un solo tiro in tutta la serata- anche Calabria-Tomori-Romagnoli (Kjaer) e Kalulu-Theo Hernandez non mi sono sembrati così distanti da quei progenitori, maestri della difesa all’italiana. Persino Tatarusanu, che ha suscitato qualche eccesso di pessimismo subito dopo l’infortunio toccato a Maignan, ha fatto la sua parte. Segno che questo Milan ha di sicuro, rispetto a quell’altro, lo stesso spirito.
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