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ORDINE DEL…GIORNO – Il Milan e i rigori, occhio ai marpioni: sì alle battute social, no alle pressioni indebite

La rubrica settimanale di Franco Ordine

Analisi e opinioni

Redazione DDD

di Franco Ordine -

“Salutate la rigorista!”. Sui social, che è diventato poi il palcoscenico più attraente degli ultimi tempi, è partita la campagna per frenare il Milan. Ma come si permette, via! Sulle prime hanno provato a snobbarla come fece, nella favola di Fedro la lepre con la tartaruga: parti, parti, tanto ti riprendo, dove vuoi che vada il Milan! Adesso che la concorrenza ha ripreso a correre secondo modalità previste ma il Milan non ha perso un colpo, nonostante l’assenza di Ibra, di Kjaer, di Bennacer, beh allora bisogna correre ai ripari. Ah già, Ibra. Prima sostenevano: è vecchio, da pensione, “cammina” riferì un noto intenditore di maratona dopo averlo visto debuttare con la Samp nel gennaio del 2020. Così fanno adesso con i rigori.

Il rigore di Kessie a Genova  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Per fortuna, nello scenario da comari del ballatoio del calcio italiano, c’è sempre qualche gentiluomo del calcio che rimette il pallone al centro del villaggio. Riferimento esclusivo a Claudio Ranieri che interviene in diretta domenica sera su Sky e dice chiaro e tondo: “Il rigore per il Milan c’era, quello invocato dai miei, se me l’avessero dato contro, mi sarei arrabbiato!”. Parola ai moviolisti, allora. Anche qui lo scenario è scolpito: un rigore contro inventato (Milan-Roma), un rigore a favore inventato (sempre Milan-Roma). Pari e patta. Con una raccomandazione finale: fino a quando ci si diverte sui social, va tutto bene. Se poi si passa alle pressioni indebite, allora scatta l’allarme rossonero. Occhio ai marpioni!

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