
di Franco Ordine -
NAPOLI-MILAN 1-1
NAPLES, ITALY - APRIL 18: Mike Maignan of AC Milan celebrates after saving the penalty kick of Khvicha Kvaratskhelia of SSC Napoli during the UEFA Champions League quarterfinal second leg match between SSC Napoli and AC Milan at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
di Franco Ordine -
Dietro il verdetto del Maradona, al di là dei complimenti da presentare al Milan e alla sua splendida prova di maturità internazionale, c’è una lezione che forse, col tempo, Spalletti, il Napoli tutto e la sua tifoseria devono apprendere se vorranno tornare a vivere le emozioni di un quarto di finale di Champions League.
Quando è troppo è troppo...
I fuochi d’artificio accesi tutta la notte sotto l’albergo del Milan, le dichiarazioni di fuoco, ingiustificate, di Spalletti e Juan Jesus, gli insulti a Leao prima di imbarcarsi per lo stadio, sono manifestazioni che mal si addicono a una squadra che col bel gioco ha conquistato il prossimo scudetto e anche le lodi di pubblico e critici.
Dietro il verdetto del Maradona, c’è infine una seconda lezione che riguarda il Milan, il suo gruppo, le qualità morali e l’abitudine del club (con Maldini) a frequentare queste sfide. Se il clima ostile non ha mai fatto gol, la preparazione con le parole giuste alimentando le proprie energie, tipo braccio di ferro attraverso gli spinaci, con le cattiverie gratuite ascoltate.
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