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IL PUNTICINO DEL TORINO

ORDINE DEL…GIORNO – Lassù qualcuno ama il Torino…

ROME, ITALY - MAY 18: Davide Nicola, Head Coach of Torino FC and Andrea Belotti of Torino FC interact following during the Serie A match between SS Lazio  and Torino FC at Stadio Olimpico on May 18, 2021 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Benevento retrocesso, episodi incredibili e irritazione finale di Cairo in Lazio-Torino 0-0

Redazione DDD

di Franco Ordine -

Per come va il calcio italiano e per il modo attraverso il quale il Torino è riuscito a salvarsi martedì notte all’Olimpico, c’è da immaginare che qualcuno lassù abbia pregato per Sirigu e soci. Solo per l’intercessione del grande Torino che nel cuore di molti di noi continua a vivere, oppure degli esponenti più osannati da quel popolo, da Ferrini a Meroni e Gigi Radice, è riuscito nell’impresa di conquistare il punticino che l’ha messo al riparo dal rischio di uno spareggio col Benevento dall’esito incerto.

 (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

A cos’altro si può attribuire la grazia, per esempio, di quel rigore di Ciro Immobile, lo specialista, fischiato a pochi rintocchi dalla sirena, transitato come una saetta sul palo e rimbalzato in modo tale che nessuno dei suoi potesse intercettarlo e rispedirlo in porta? Come si può spiegare a chi vive di calcio e di spiegazione razionale, per esempio, i pali scheggiati dalla Lazio lungo un assedio che è durato tutta una sera e che ha trovato in qualche parata di Sirigu, una provvidenziale respinta, un salvataggio miracoloso di Nkoulou, gli snodi decisivi? Solo così si può spiegare, è la risposta. Perché qualcuno lassù ha pregato per la salvezza del Toro e l’ha ottenuta. Salva anche la fratellanza degli Inzaghi perché Pippo, retrocesso in B con il Benevento, non può addebitare nessun cedimento, nessuna debolezza a Simone. Ha giocato, la Lazio, come se dovesse conquistare la Champions. E per questo alla fine Urbano Cairo le ha cantate a Claudio Lotito in tribuna d’onore.

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