IL PUNTICINO DEL TORINO

ORDINE DEL…GIORNO – Lassù qualcuno ama il Torino…

Redazione DDD

Benevento retrocesso, episodi incredibili e irritazione finale di Cairo in Lazio-Torino 0-0

di Franco Ordine -

Per come va il calcio italiano e per il modo attraverso il quale il Torino è riuscito a salvarsi martedì notte all’Olimpico, c’è da immaginare che qualcuno lassù abbia pregato per Sirigu e soci. Solo per l’intercessione del grande Torino che nel cuore di molti di noi continua a vivere, oppure degli esponenti più osannati da quel popolo, da Ferrini a Meroni e Gigi Radice, è riuscito nell’impresa di conquistare il punticino che l’ha messo al riparo dal rischio di uno spareggio col Benevento dall’esito incerto.

A cos’altro si può attribuire la grazia, per esempio, di quel rigore di Ciro Immobile, lo specialista, fischiato a pochi rintocchi dalla sirena, transitato come una saetta sul palo e rimbalzato in modo tale che nessuno dei suoi potesse intercettarlo e rispedirlo in porta? Come si può spiegare a chi vive di calcio e di spiegazione razionale, per esempio, i pali scheggiati dalla Lazio lungo un assedio che è durato tutta una sera e che ha trovato in qualche parata di Sirigu, una provvidenziale respinta, un salvataggio miracoloso di Nkoulou, gli snodi decisivi? Solo così si può spiegare, è la risposta. Perché qualcuno lassù ha pregato per la salvezza del Toro e l’ha ottenuta. Salva anche la fratellanza degli Inzaghi perché Pippo, retrocesso in B con il Benevento, non può addebitare nessun cedimento, nessuna debolezza a Simone. Ha giocato, la Lazio, come se dovesse conquistare la Champions. E per questo alla fine Urbano Cairo le ha cantate a Claudio Lotito in tribuna d’onore.