di Franco Ordine -
PEP SU ONANA E "BARE"
ORDINE DEL…GIORNO – Pep Guardiola è campione d’Europa ma senza sbrodolare…
La finale Champions League di Istanbul ha lasciato tracce di grande spessore nel dibattito calcistico successivo. Prendete, per esempio, le parole di Pep Guardiola che invece di celebrare il proprio trionfo, al culmine di un inseguimento costato un patrimonio di sterline e 7-8 anni di vane rincorse, quasi ha rimpicciolito la sua impresa e quella del Manchester City, sotto sotto forse perché insoddisfatto dello spettacolo calcistico durante quell’ultimo atto.
A sorpresa...
“Sono campione perché un centravanti ha sbagliato un gol a tre metri dalla porta” ha ripetuto in giro riferendosi allo strafalcione di Lukaku. C’è anche un secondo aspetto che viene alla ribalta in occasione delle prime cronache di calcio-mercato successiva alla finale. I riflettori di quella sfida hanno finito con il far emergere il talento di alcuni esponenti, rimasti fino a ieri l’altro, non in prima fila.
Due nomi su tutti, entrambi in casa Inter e sono quelli di Barella e di Onana, quest’ultimo celebrato dallo stesso Guardiola per la capacità di far ripartire, con precisione e velocità, l’azione dell’Inter. Qualche tifoso preoccupato storcerà il muso ma sono gli effetti di una notorietà ingigantita dall’appuntamento più atteso della stagione calcistica europea.
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