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MILAN, ITALY - JANUARY 09: Sandro Tonali of AC Milan in action during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 9, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
di Franco Ordine -
La conclusione della trattativa di Sandro Tonali tra Milan e Brescia non può essere liquidata come una banale ridiscussione della precedente intesa. Ci sono alcuni messaggi che vanno raccolti e sottolineati e che indicano il nuovo itinerario del calcio-mercato di questa tormentata stagione post Covid. Il primo spunto riguarda Sandro Tonali, milanista convinto, che ha accolto un anno prima la telefonata di Paolo Maldini come una sorta di invito al luna park. Ha accettato di ridursi lo stipendio (tra 400 e 500 mila secondo le stime dei siti specializzati) mentre il Brescia ha negoziato la riduzione del costo complessivo del cartellino dopo lunghe discussioni con Maldini. A questo modo è stata accolta l’obiezione dell’azionista del Milan che considerava la quotazione precedente fuori mercato alla luce del rendimento avuto da Tonali, non proprio soddisfacente.
La conclusione è la seguente: Tonali ha acquisito meriti straordinari presso la tifoseria nei giorni che hanno portato Gigio Donnarumma a trasferirsi a Parigi lasciando il Milan a costo zero. Nel frattempo è stato dimostrato che è possibile inseguire il traguardo del calcio sostenibile attraverso la tecnica del prestito con diritto di riscatto che è poi lo stesso strumento col quale il club ha scoperto il talento di Tomori e lo ha al volo portato a casa, provocando più di un rimorso presso il Chelsea, versando una cifra consistente.
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