UNO SPOGLIATOIO DIFFIICILE

TACKLE DURO – Il derby dei media su Antonio Conte all’Inter o al Napoli

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Dopo le dichiarazioni incendiarie post eliminazione in Champions Antonio torna libero e comincia il TotoConte: in prima fila Inter, Juve e Roma, dice il Corriere della Sera. E il Napoli?

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Lo spogliatoio del Tottenham che esonerò Mourinho venne descritto come un manipolo di ragazzetti viziati che finita la partita non vede l’ora di scoprire quanti cuoricini i fan gli abbiano messo sui social. Non gli interessa sudare e faticare per vincere, sono giovani e ricchi, vivono a Londra e preferiscono far festa che sacrifici. Quando arrivò Conte si pensava a una rivoluzione in casa Spurs, che avvenne a metà e durò qualche mese, dall’arrivo dell’ex Inter fino a ora, circa 15 mesi di amore e di poca sintonia, a partire dal mercato.

Antonio non voleva il brasiliano

Perché i 60 milioni spesi in estate per Richarlison dall'Everton lo hanno fatto arrabbiare visto che l'Arsenal con 10 in più si prendeva Gabriel Jesus del Manchester City. Impossibile per Antonio andare in Champions con questa squadra e l'ha anche detto a tutti, “con questo presidente il Tottenham non vince da vent'anni”, uno smacco alla storia del club e alla sua presidenza. I maligni dicono “ha provocato come lui sa fare e alla fine ha ottenuto un addio che non sa di arrivederci”. Ma che garantisce 5 milioni di buonuscita.

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La vicenda personale ha contato parecchio: Conte non è stato bene e ha forzato i tempi per rientrare in panchina a San Siro nella gara d'andata degli ottavi col Milan. E poi questo è stato un anno doloroso per gli addii a Viali e Ventrone: cari amici che non ci sono più e si dice che forse questo lo stia patendo. Con la famiglia che è rimasta a Torino e una nostalgia di casa che evidentemente, quest'anno, è stata più forte del mega ingaggio dei bianchi di nord Londra.

E ora che futuro per Antonio? Lui vuole giocare la Champions e quindi, se tornerà in Italia, sta cercando di capire chi arriverà tra le prime quattro e come si evolverà la situazione della Juventus, visto che il processo penale, se si farà, sarà celebrato tra estate e autunno di quest'anno, con una penalizzazione che incomberà sulla testa dei bianconeri per almeno altri 12 mesi, con l'incubo B e col possibile ritorno in panchina di Pirlo, che oggi dalla prima pagina della Gazzetta propone il suo ritorno al ritorno a Torino. The Maestro, quanto ci siamo divertiti con Pirlolandia?

E quindi Conte bis ma all’Inter, che dovrebbe salutare Simone Inzaghi ma che non ha certamente 15 milioni di euro a stagione da dare ad Antonio. Sulla piazza ci sarebbe anche la Roma, che qualche anno fa con Totti provo a portarlo al Colosseo. C'è da risolvere la questione legata a Mourinho, il portoghese vorrebbe impostare una nuova stagione con grandi acquisti, per i Friedkin è prioritario entrare in Champions e garantirsi 50 milioni. Si traccheggia.

E così per Antonio prendi ipotesi anche la strada dell'anno sabbatico a studiare calcio, non come Allegri che non si è voluto aggiornare e poi si porta le sue lacune in campo. C'è poi anche la pista Napoli, non che sia realistica, perché Conte e De Laurentiis insieme potrebbero riuscire a durare una vita o qualche minuto, ma sicuramente se Spalletti dovesse vincere lo Scudetto (e chi lo sa fare un miracolo in Champions League?), allora potrebbe addirittura scegliere di lasciare Napoli per andarsene con un grande colpo di teatro, da consumato uomo di scena qual è. Antonio è bravissimo sui campionati ma ha un difetto in Europa visto che non arriva ai quarti di Champions da 11 anni, con una maledizione che lui stesso si è attirato addosso quando ha dichiarato "io vincerò la Champions League”, erano gli anni dei fasti juventini e quella frase ancora oggi risuona come il titolo di quel film “Sposerà Simon Le Bon”. Seeee. Pesa su di lui anche il modo in cui lascia i club, chiedere a Juve Inter Chelsea e Tottenham: se è vero che con nerazzurri e Spurs ha trovato una rescissione consensuale, con Agnelli è entrato in una guerra mediatica fredda e con il Chelsea è addirittura finito in tribunale.

Antonio, prigioniero del suo ingaggio e motivatore assoluto e riconosciuto, che oggi, con questi nuovi bravi ragazzi degli spogliatoi del calcio mondiale, forse non riesce più a incidere e a spiegare che il sacrificio arriva prima dei successi.

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