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TACKLE DURO – Il derby dei media su Cassano contro Immobile: non sa giocare

TACKLE DURO – Il derby dei media su Cassano contro Immobile: non sa giocare

Antonio Cassano dalla Bobo Tv entra a suo modo nella polemica su Ciro Immobile: “Ha paura, non sa giocare a calcio”. Twitter esplode ma per il Qatar ci sono solo idee: il caso scuote l’ambiente azzurro

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

“Immobile non sa giocare a calcio, ha paura proprio. Lo avverto io che sono stato calciatore. La palla gli scotta, non la vuole“. Le parole di Antonio Cassano infiammano la notte di lunedì spaccando totalmente il dibattito sull’attaccante di Mancini: ora non ci si può più nascondere, Fantantonio ha comunque diviso in due l’opinione pubblica e attirato interazioni, visto che #Cassano diventa di tendenza su Twitter. Le reazioni sono diverse: si va da Enrico che twitta “Non pensavo fosse già in onda la nuova edizione della Corrida” a chi dice come - @falconero - che “#Cassano ormai è alla disperata ricerca di attenzioni, forse per distogliere la mente da una vita di rimpianti”. Non tutti sono d’accordo, insomma, anche se il sentimento nei confronti di Re Ciro non è certo di generale ammirazione. È un campione d’Europa ma la sensazione è che in Italia - per esempio - il mitico Totò Di Natale o l’eterno Quagliarella godano di maggiore stima.

 Tackleduro: la rubrica

Se in tv, sui giornali e in radio a Immobile vengono comunque concesse le attenuanti generiche “a settembre l’Italia fatica sempre”, “gli si dà la colpa del pari con la Svizzera ma se gli altri avessero segnato avremmo vinto e non avremmo parlato di Immobile”... Online il discorso è diverso. Gli Europei sono un ricordo, dolce e indimenticabile, ma qui c’è da tornare a giocare i Mondiali: non andiamo agli ottavi dal 2006, il medioevo azzurro grazie al buio de peggior decennio del calcio italiano 2012-2021. Ci siamo scrollati la polvere di dosso, quella domenica di luglio a Wembley, ora c’è da andare avanti. Ciro segna ma non piace, ci mancano i bomberoni della passata generazione alla Bobo Vieri e Luca Toni, che si scazzottavano con tutto e ti davano quell’impressione di potenza. In azzurro avevamo Inzaghi, Totti, Del Piero... Ciro sguscia con la Lazio che riparte, ma non può giocare spalle alla porta e fare gol se la manovra non è armonica e coi tempi giusti, che gli permettano di cominciare di sponda per poi andare a concludere non in affanno.

Paolo Condò da Repubblica ha evocato l’aiuto di Sarri e Mourinho che, facendo crescere Immobile e Zaniolo, potrebbero indirettamente aiutare anche la Nazionale. Ma Immobile con Sarri è partito bene: 4 gol in due partite e già un pallone a casa, simbolo della tripletta allo Spezia di 9 giorni fa. Mourinho con Zaniolo ha cominciato piano, lui torna dall’infortunio (doppio) e quindi non ha fretta. Anche perché in avanti ha Tammy Abraham e alla voce “terminale offensivo” Mou, per adesso, è coperto. La stessa idea però è in prima sul Corsport di oggi. “Zaniolo centravanti alla Totti” è stato invece un titolo di lunedì del Corsport. Ambizioso e velenoso, visto che Er Pupone non ha mai elogiato il nuovo biondo della Roma… Ma se pure si vuole confidare sul neo papà in ottica Qatar, va ricordato che il suo rientro va ancora gestito e che quindi - a oggi - quella di Zaniolo numero 9 sembra più una suggestione che una vera idea da formazione titolare. Si proverà, ma prima di esserne certi c’è da mangiare un bel po’ di “pastasciutta”. Tra le tante verità va ricordato che l’Italia di Mancini è stata ed è l’Italia del collettivo. Non abbiamo stelle ma abbiamo vinto una coppa che mancava da 53 anni: insomma, Ciro Immobile ha scritto la storia calcistica di questo Paese ma oggi è di nuovo sotto attacco. Mancio è nervoso e intanto “l’Italia resta senza gol”, come titola Il Giornale. Domani al Mapei Stadium con la Lituania Cirù si potrebbe già rifare: reti qualificazione - almeno - rimanderebbero le polemiche sull’attaccante al mese prossimo. La sua corona da campione d’Europa va lucidata e l’unica strada per farlo è segnare ancora. Vai, Ciro!

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