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IL FURBACCHIONE E L'ARCIITALIANO

TACKLE DURO – Il derby dei media su Conte meglio di Allegri

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Antonio batte Guardiola fuoricasa esaltando Bentancur e Kulusevski, Allegri annaspa in casa col Toro e usa Vlahovic non per finalizzare ma per tenere palla a centrocampo: e il web bianconero esplode

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

#Allegriout è un hashtag tornato in trend topic in questi giorni su Twitter dopo che la Juve si è fatta fermare sull’1-1 dal Torino in casa, con Dusan Vlahovic costato 75 milioni e utilizzato da Allegri come panzer per fare la guerra a metà campo. Un pari deludente, un passo indietro sotto il piano del gioco che ha riacceso le critiche nei confronti di un allenatore che ha 16 punti meno di Sarri e otto meno di Pirlo. Un disastro, ma non l’apocalisse in questa Serie A senza campioni. Nel frattempo Conte è esaltato dai media di tutto il globo e la sensazione di quello che poteva essere e non è stato uccide le notti di gran parte dei tifosi bianconeri, che sono tornati da Max come si fa con quel partner con cui ti sentivi sicuro, ma che guardano ad Antonio come a quell’amore giovanile che non ha funzionato, probabilmente, solo perché ci si è abbandonati al nervosismo e alle liti: quando c’era solo da ragionare e abbracciarsi come con Gwyneth Paltrow in Sliding doors.

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A Tiki Taka la grande prestazione dei londinesi di Conte viene esaltata e lo JuveTwitter impazzisce perché vede Kulusevski e Bentancur giocare come due fenomeni ed essere decisivi in due reti su tre degli Spurs. E così che viene facile dire che Andonio sia un allenatore capace di esaltare il talento a sua disposizione mente Max lo deprime, come visto con Dybala: migliore giocatore della Serie A con Sarri, riserva perennemente acciaccata e triste con acciughina, tanto che Marotta… L’inviato di Mediaset a Londra Federico Gatti esalta Conte ma ricorda la disfatta contro il Southampton, arrivata dopo altre due sconfitte del Tottenham. Dopo tre partite perse di fila era ovvio che gli Spurs tirassero fuori l’orgoglio, però sono andati a prendersi una grande vittoria in casa di Pep Guardiola e del City e la cosa si è notata. Antonio Conte ha esultato come non gli succedeva da tempo. La sua gioia è divenuta subito iconica sui media inglesi: un’euforia da clip virale (scusate la parola terribile). Pazzo Conte amalo! È lui che a Valentina Mariani di Sky aveva rilasciato un’intervista superpolemica in cui ricordava ai vertici degli Spurs come Antonio Conte lotti soltanto per vincere e che poi ha dato la colpa al traduttore: Lost in Translation come il film con Bill Murray. Un furbacchione mediatico Antonio, da un lato “piange” e dall’altro ride con i risultati pesanti, capaci di riaprire un campionato e di riportarlo sotto una buona luce in tutti gli schermi del mondo, perché allenare in Premier è come farlo in NBA: lo sanno ovunque.

Allegri invece è un arciitaliano in senso di catenaccio e contropiede che ora sfida in Champions il Villarreal. Se lo batte si rismalta l’immagine e si rilancia, perché una Juve ai quarti non si vede dal 2019, e questa volta più che con Porto e Lione il traguardo sembra a portata di mano. Ma anche se il sottomarino giallo non esprime propriamente un “calcio spagnoleggiante”, come Allegri ha ribadito in conferenza post derby, la partita europea può effettivamente esaltare i numeri di Morata e la fisicità di Vlahovic. Vedremo cosa imbastirà il Conte Max, senza Rabiot. Adani a Bobo Tv l’aveva detto il 30 Gennaio che il problema sono le idee: “Questa squadra è uno scandalo che faccia zero tiri a San Siro, un insulto al gioco. E con Vlahovic questa squadra deve arrivare quarta? Voi state offendendo ‘la verità’!” E poi spiega che Vlahovic viene esaltato “in un calcio di proposta, quello di Italiano”, e quindi in un calcio di non proposta non è che serva tanto. Napoli, Milan e soprattutto Inter e Atalanta hanno aiutato Allegri, ma la Juve deve correre su se stessa e non guardare agli altri. In questo senso la gara europea è quella perfetta per potersi rilanciare anche a livello di immagine, non soltanto in Italia ma proprio ovunque. Le prime pagine oggi sono avverse ma basta una vittoria a ribaltare tutto e lo abbiamo visto con il Sassuolo in Coppa Italia: anche un gol fortunoso negli ultimi minuti può salvare la faccia, e il futuro. Anche se è inutile negarlo: il rapporto di Agnelli e Max è saldo ma la stragrande maggioranza dei tifosi della Juve in panchina rivorrebbe Antonio Conte.

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