DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

LE VIE DEGLI ALLENATORI SONO INFINITE

TACKLE DURO – Il derby dei media su Conte, Pirlo, Sarri, Allegri, Pioli e Spalletti

FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 03: Maurizio Sarri manager of Juventus (R) Massimiliano Allegri (C) and Roberto Mancini manager of Italy (L) during the "Panchina D'Oro Prize" award at Centro Tecnico Federale di Coverciano on February 3, 2020 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La prossima stagione di Serie A vedrà il ritorno dei grandi allenatori toscani, Conte aspetta lo Scudetto per rinnovare il percorso con l’Inter, su Pirlo c’è l’ombra di Allegri e pure Pioli ora traballa.

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Il Corriere dello Sport apre con Sarri e l’intesa trovata con la Roma, dando seguito e corpo alle prime indiscrezioni raccolte da RomaPress. È lui l’uomo che può proseguire il cammino tracciato da Fonseca per riportare la Roma in Champions, non tornerà a Londra a guidare il Tottenham, che pure lo aveva cercato. Sarri sarebbe per il giornale diretto da Zazzaroni “la scelta dei Friedkin” per guidare la Roma nell’Europa che conta e - perché no? - provare a pensare in grande. Per il tricolore servono investimenti, ma la scelta è intrigante e darebbe ad Antonio Conte un avversario. Ora la Roma deve pensare al Manchester United, poi si capirà se e come far decollare il progetto Sarrismo Capitale. Ad Allegri stavolta è finita come la sora Camilla. Che tutti la vogliono e nessuno se la piglia.

 Tackleduro: la rubrica

Del prolungamento o del rinnovo di Conte con l’Inter si parla ormai da mesi, lui domenica è finito su tutti i giornali per le “ambigue” dichiarazioni di sabato e ha detto di non sapere perché. Forse dimenticando che sia l’allenatore più pagato della Serie A, che a giugno avrebbe un solo anno di contratto e che sta per terminare il “dominio di 9 anni” della Juve. Cosa che lui stesso tende a far notare a ogni intervista. L’Inter sembrava a un bivio societario ma sul Corsera leggiamo che arrivano altri capitali e la cessione non è più necessaria. Antonio porterà i risultati del suo percorso, spiegherà che li ha ottenuti con un anno d’anticipo, e - verosimilmente - chiederà di prolungare il contratto almeno di un anno con un ritocco. Eventualmente c’è Allegri, no?

Gattuso al Napoli non resterà, lo ha detto Caressa qualche ‘Club’ fa e Rino potrebbe andare dal Paisà Commisso per una Fiorentina soppressata. Il nome del rilancio azzurro per De Laurentiis potrebbe essere quello di Luciano Spalletti: nelle ultime 4 stagioni in cui ha allenato Roma e Inter è sempre andato Champions e su Il Tempo leggiamo che i due si incontreranno a breve a casa di Luciano da Certaldo. Dopo aver incassato tutto dall’Inter e dato da mangiare alle sue papere - lo abbiamo visto sui social in modalità bucolica - potrebbe tornare alla guida di una grande per contendere lo Scudetto all’Inter. In lui potrebbe covare anche il sentimento di rivalsa contro Marotta che lo sostituì con Conte, e con Zhang: che ad Antonio ha preso Lukaku, Hakimi, Vidal ed Eriksen.

La Repubblica tornava a titolare dell’ombra di Allegri che si riallunga su Pirlo. Qualche settimana fa Mr Gabbione era dato vicino al Bayern da Sportmediaset.it, ma i bavaresi oggi “trattano Nagelsmann col Lipsia per 25 milioni”, riporta la Bild e lui ha perso la Roma. Curioso quindi che ciclicamente e a cadenza regolare, quando a Pirlolandia si zoppica il nome di Allegri rispunti nei radar mediatici bianconeri... Prima del deludente pari di Firenze Paratici a Sky aveva detto di non immaginare la Juve fuori dalla Champions, ma coi risultati di ieri la maxi volatona vede ora Atalanta, Lazio, Juve, Milan e Napoli sfidarsi per tre posti: si bruceranno in due. Pirlo ha 11 punti meno di Sarri un anno fa e sa di rischiare grosso, ma comunque meno di quanti rischi la Juve.

E Pioli? Il suo cammino trionfale in campionato rischia di diventare un clamoroso fiasco in questo finale incandescente. Se a gennaio gli hanno comprato Mandzukic non è certo colpa sua, lo stato attuale di forma dei rossoneri è invece responsabilità dell’allenatore. Il replay del “caso Rangnick” di un anno fa sembra improbabile, visto che è stato pure rinnovato il contratto a Ibrahimovic... Ma non centrare la Champions a casa Milan potrebbe aprire riflessioni impreviste e dagli esiti imprevedibili. Juric è alla fine del suo ciclo a Verona e, se non dovesse andare al Napoli perché battuto di “cortomuso” da Spalletti, sarebbe un nome da prendere in considerazione.

tutte le notizie di