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QUEL RECUPERO...

TACKLE DURO – Il derby dei media su Pioli e l’Inter scorretta

TACKLE DURO – Il derby dei media su Pioli e l’Inter scorretta - immagine 1

Dopo la clamorosa vittoria di Napoli Pioli rilancia pure provocando i cugini sui giornali: il club “dallo smoking bianco” tira per le lunghe la questione recupero col Bologna e gli dà degli “scorretti”

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Vince e rilancia sui giornali spostando la pressione mediatica sull’Inter, Pioli is on fire e la sua sparata ricorda le intemerate di Antonio Conte, perché sicuramente Antonio avrebbe fatto un bel casino se la sua concorrente Scudetto avesse avuto a disposizione una gara “comoda” da recuperare col Bologna, appesa in calendario come un sedicenne che si vuole fidanzare con una diciottenne. Così, pensano “i maligni”, l’Inter recupera quando gli conviene a livello fisico, ottiene tre punti facili e vince il campionato. “L’Inter è molto forte, virtualmente è prima - tuona Pioli al Maradona - ed è la favorita per lo scudetto. Ma la classifica è virtuale, sarebbe più corretto che tutte le squadre avessero giocato lo stesso numero di gare”. Le sue parole indirizzano il dibattito mediatico del lunedì e infiammano la volata scudetto. Ha dato degli scorretti agli “onestoni”.

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Ovviamente il web non perdona e così tira melma mediatica verso la squadra dallo “smoking bianco”, che però una bella macchia sul petto ce l’ha, perché il ricorso per il 3-0 a tavolino non è certo sembrata un’azione da club che poi può vantarsi della propria specchiata reputazione nelle sale da tè del dibattito mediatico… Sia chiaro, l’Inter legittimamente può perseguire le sue strade e, almeno da un punto di vista mediatico, non ha forzato la mano a nessuno. Non come fece la Juventus che, nella famosa partita fantasma col Napoli dell’ottobre 2020, scese in mix zone con Presidente Agnelli e medico sociale a parlare di protocolli tentando l’orientamento del dibattito mediatico “Espresso”. Ecco, no: questo l’Inter non lo ha fatto. Però si è mossa lo stesso ma silente, non sotto i riflettori mediatici e senza interviste. Che poi non si sa se sia davvero meglio. Però col Bologna non si è giocato e ora Pioli, credibilissimo e incredibile avversario tricolore, alza la voce e usa i giornali per far passare il suo messaggio: che poi viene masticato da web, radio e tv per finire nel dibattito di bar, chat whatsapp e social. A TeleLombardia come al solito ci si infiamma. Fabrizio Biasin spiega che le richieste formali dell’Inter sono state obbligate e che sulla data del recupero deciderà “il Palazzo”. Il conduttore Donati legge bene la vicenda: “il Milan sente profumo di Scudetto e ha alzato il polverone”.

Cruciani su Italia 1 dice che l’Inter ci ha provato a procrastinare. Li hanno beccati. Tutti Convocati e Radio Sportiva e programmi radio come Maracanà danno spazio alle varie voci, poi c’è un mix incrociato di date e infografiche della volata scudetto (con quell’asterisco che grida vendetta*). I maligni - ce ne sono un sacco - malignano “eh magari a fine campionato il Bologna sarà già salvo e qualcuno giocherà in infradito”. Sinisa Mihajlovic è una garanzia in fatto di serietà e la situazione sotto le due torri oggi non è delle più tranquille, con la piazza in subbuglio e in protesta contro l’anima “romana” del club. Una vittoria con l’Inter nel recupero potrebbe essere il regalo ai tifosi per far dimenticare l’ennesima stagione un po’ anonima del Bologna.

L’Inter nel frattempo ha la trasferta di Anfield contro il Liverpool di Klopp che ha vinto a San Siro 2-0 all’andata. Insomma, una specie di salita del Mortirolo da fare senza sellino. Magari giocare senza avere niente da perdere (perché si è già perso) potrebbe far sprecare meno energie nervose, ma la Simone Inzaghi band quest’anno sembra pure un gruppo meno compatto di quanto aveva “costruito” Antonio Conte. I nerazzurri hanno un calendario più difficile e da oggi sembra che a volata non vedrà il Napoli tra i protagonisti visto che gli azzurri sembrano feriti e abbattuti. Almeno a giudicare da Spalletti che l’ha mediatamente buttata sul “rigorissimo” di Osimhen ma senza crederci più di tanto lui per primo. Inzaghi deve incontrare Fiorentina, Juventus e Roma mentre al Milan di Pioli mancano le sfide con Lazio, Fiorentina e Atalanta. A 10 giornate dal termine, 11 per l’Inter, fare calcoli e confrontare i calendari è il minimo. Bologna-Inter si doveva giocare il 6 gennaio e poi, insieme ad altre partite è stata rinviata per lo stop imposto dalle autorità sanitarie visto che tra i rossoblù c’erano troppi casi di covid. La cosa è stata tirata per le lunghe anche perché l’Inter ha chiesto il 3-0 a tavolino, c’è tempo per inviare documentazioni varie fino al 16 marzo e, molto probabilmente, tra pausa nazionali e contumelie varie la gara si recupererà il 27 aprile: a fine stagione. Brutto, non da società che si vanta di indossare lo smoking bianco.

Sui giornali di oggi la questione Scudetto si fa in 4: almeno per il Corsport che ributta dentro Spallettone e Allegri, perché un allenatore toscano ci deve sempre stare in mezzo, che ci si diverte più che con un piacentino e un parmigiano: non ce ne vogliano Inzaghi e Pioli, ottimi professionisti ma decisamente meno magnetici e showman di Allegri e Lucianone. Scherzi a parte il Direttore Zazzaroni lo dice a Tiki Taka: “Il Napoli è a tre punti dalla vetta” e quindi c’è. E se Tuttosport esorta Dybala “faccia capire” se va all’Inter o no, La Gazzetta oggi disinnesca e dice che “Pioli” fa “magie scudetto”. La rosea che con il suoi titoli in terza pagina ha infiammato il dibattito il giorno dopo “taglia” lo spazio delle polemiche, che, statene certi, torneranno.

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