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di Roberto Dupplicato -
Non siamo neanche a metà della prima pausa delle Nazionali e già sta succedendo di tutto: l’Italia rischia di nuovo i playoff, Donnarumma deve essere difeso da due interisti e soprattutto, ieri sera è esplosa la grana Pogba: il polpo è risultato positivo al testosterone. Si dopa pure se non gioca? Speriamo di no perché sarebbe assurdo. Perché uno che guadagna 10,26 min di euro all’anno dovrebbe fare una cosa simile? Dopotutto Pogba non si preoccupa neanche più di essere un calciatore quindi la sua sospensione con ipotesi di squalifica è, oggettivamente, una storia allucinante. Il professor Castellacci spiega che in alcune pomate il testosterone è presente e che può essere quindi assunto anche involontariamente. La letteratura in questi casi è piena di spunti, aneddoti e vecchi filmati di Belen a Matrix da Mentana che hanno fatto storia. Speriamo tutto si risolva e Pogba torni a giocare. Nel frattempo la Juve lo scarica, si smarca, anche perché che lo paghi a fare uno così? Il rischio è di una squalifica di 4 anni, cioè la fine della carriera, che è iniziata alla grande e sta finendo malinconicamente, col Francese in prima pagina e tante chiacchiere e cattiverie su di lui, anche perché potrebbe patteggiare e le ironie in questo senso si sprecano...
Assurda la vicenda
Come lo è aver messo Spalletti sulla graticola dopo soli 90’ giocati su un campo indegno e un pareggio macedone arrivato per una Donnarummata a 10 minuti dalla fine. Insomma, non ha senso prendersela con lui, è lui al massimo che dovrebbe dire “ma dove mi sono cacciato”. Eppure non ha già un’altra possibilità e se addirittura dovesse perdere con l’Ucraina sarebbe praticamente già condannato ai playoff. E sarebbe un ennesimo disastro perché non passiamo un playoff dal 1998 ed esordiva Buffon. Non butta bene, la notte del Meazza con la Svezia ce la ricordiamo ancora tutti e nessuno la vuole rivivere. In più ci si allena a Milanello, nella settimana del derby e per di più con gli interisti nella casa del diavolo, se non è blasfemia questa…
E mentre si rincorrono voci e smentite sulla cessione della Juve scoppia il caso Donnarumma. Per Bergomi si fanno vedere più le sue papere che le sue parate, pure Zenga lo assolve ma così gli interisti sono due e i milanisti che lo tutelano zero. Ma va detto che i casi contestati a Zizo negli anni sono diventati tanti, non si contano più sulle dita di una mano. Ma se davvero vogliamo discutere Donnarumma dobbiamo ricordare che se abbiamo un Europeo in bacheca è anche per i rigori che ci ha parato tra semifinale e finale. Pure Mario Draghi, che è romanista ma di rigore se ne intende, gli ha fatto i complimenti. E quindi la verità sta un po’ in mezzo, come Gigio sulla punizione macedone. Che lui sia scarso è una barzelletta, ma che ogni tanto la combini grossa è un fatto oggettivo. E così anche Spalletti lo rimette in campo, ma stasera il San Siro milanista lo fischierà, fortuna che lo stadio che qualche pirla vuole abbattere (perché non ha visto come hanno ristrutturato il Bernabeu, poverino) sarà mezzo vuoto. Qui in Italia sul calcio va così, ci si tratta male.
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