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A MILANO DZEKO E IBRA...

TACKLE DURO – Il derby dei media su Vlahovic alla Juve e Balotelli in Nazionale

Redazione DDD

Il mercato di gennaio si infiamma col serbo dalla Fiorentina alla Juve per 60 milioni e con Mancini che richiama Balotelli in Nazionale per l’ultima chance mondiale

di Roberto Dupplicato -

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Se ne sta parlando ovunque, pure il Chiringuito tv in Spagna rilancia l’indiscrezione: Pradè apre alla cessione di Vlahovic “non possiamo perderlo a zero”. La Gazzetta lo dá in bianconero per 60 milioni, il Corsport titola “per Vlahovic 70 milioni” e Tuttosport aggiunge “ci siamo”. Niente asta europea per il serbo della viola che vuole la Juve e che rifiuta l’Atletico di Madrid. Perché in futuro vuole andare a giocare al Santiago Bernabeu in maglia bianca e non vuole interferenze da derby nel suo passato o macchie sulla camiseta. A l’Originale dicono che la Fiorentina sia già su Milik perché sta cedendo in queste ore Vlahovic alla Juve. Con Allegri e una punta vera il quarto posto sembra più che fattibile. E forse pure in questa stagione, spauracchio Villarreal a parte, col serbo in serbo Max cortomuso da Livorno potrebbe spingersi fino alla semifinale di Champions. Halma, intanto c’è da pagare la Fiorentina, di nuovo dopo Chiesa, con Commisso costretto - suo malgrado - a dover dire sì a Madama.

Sui social Milano rosica: perché con Dzeko, Ibra e Giroud il parco prime punte somiglia a più Jurassic Park, è ora di svecchiare e Dusan sembrava il futuro perfetto. Stefano Donati: “Si parla di Vlahovic alla Juve o all’Inter ma la squadra che a giugno ha necessità di un centravanti affidabile è sicuramente il Milan. Non sarà l’attaccante viola ma uno forte in attacco i rossoneri lo devono fare”.

Il famigerato e oltraggioso capo banda (larga) dell’Inter Twitter Enzo dice che con Allegri Vlahovic farà la mezzala, ma sta fumando. Perché Vlahovic porta alla Juve la sua corona da capocannoniere sulla scia di 17 reti in Serie A, come Cirù Immobile, non male per una squadra che a San Siro non ha fatto un tiro in porta... Morata può fare le valigie e andare a Barcellona, la rosa perde qualcosa a livello di creatività ma acquista kili e riferimenti, che tocca a Max trasformare in gol Champions.

La notizia del ritorno di Balotelli in Nazionale squarcia il fine settimana e arriva da Peppe Di Stefano. L’inviato di Sky ha fatto capire che è Montella ad aver garantito per SuperMario. Come a dire “si sta allenando da professionista”. Oggi conferma dal Corsport: “felice come se avessero chiamato me”. Ma intanto la notizia corre e si rincorrono le reazioni. Ciccio Graziani a Xxl dice: “Stimo Roberto Mancini ma in questa scelta ci vedo qualcosa di negativo”. Su Il Giorno Leo Turrini scrive: “se è Balotelli l’ultima chance siamo alla frutta”. Mancava dal 2018 con la Russia, lo ritroviamo per lo stage azzurro in programma da mercoledì a venerdì. Ha segnato sabato il quarto gol su cinque dell’Adana Demispor, club al quarto posto della Super Lig turca. Noi con la Macedonia ci giochiamo l’accesso alla finale ma poi c’è il mostro Bowser Cr7 e il Mancio si spara pure la carta Nintendo. Ma effettivamente sembra più la carta della disperazione.

Perché in realtà Balo non gioca in azzurro dallo sciagurato Mondiale brasiliano 2014, iniziato con un suo gol agli inglesi e finito malissimo con dimissioni di Ct, presidente Federale e accuse fra compagni. Della lite in aereo con Cassano e Buffon ne ha parlato anche Caressa al Club. Come a ricordare che Balo si sia messo fuori da solo con i suoi comportamenti. Ma otto anni di calcio buttato dopo, tra Monza e Turchia i dubbi sono pure tecnici. Sui giornali Balo si ritaglia un box in prima pagina, che poi è anche per questa sovraesposizione mediatica che si porta dietro che a qualche senatore il suo “esserci” non piace. Per il Corriere dello Sport “Mancini lo mette alla prova” e lui può giocarsi una “chance Mondiale”. Pur di andare in Qatar, basta che qualcuno segni.