di Roberto Dupplicato -
LA FACCIA DEL PORTOGHESE...
TACKLE DURO – Il derby dei media sui guai di Fonseca e Thiago Motta
Sarà un duello tra Conte e Inzaghi perché Milan e Juve non reggono il passo e si sono già “virtualmente” sfilate dalla lotta scudetto. Alla prima sosta autunnale ci ritroviamo già con un duello delineato tra Inter e Napoli, che possono giocarsi il tricolore, col Milan e Juve a recriminare con gli arbitri e a leccarsi le ferite. Fonseca in conferenza a Firenze è tornato a lamentarsi “questo non è calcio” e la sua faccia è tornata quella pre derby, da allenatore all’ultima spiaggia che deve giocarsi la sua riconferma a ogni partita. Nel frattempo il Milan sui rigori è in autogestione, il “rigorista è Pulisic”, dice l’allenatore, dopo che a Firenze di rigori ne hanno sbagliati due senza che l’americano ne battesse neanche uno.
C’è poi la voglia di vendetta degli ex
Adli che fa gol, Maldini in tribuna a Monza con Galliani che fa dire ai tifosi su X “c’è più Milan a Monza che a Firenze”. L’assenza societaria si riflette sulla figura dell’allenatore, tanto che Fabio Ravezzani twitta: “Le ultime dichiarazioni di Fonseca sono umanissime, ma sconcertanti. Prima si lamenta che in Italia c’è troppo tatticismo e deve preparare ogni partita in modo diverso dall’altra. Poi ammette candidamente che i rigori li battono senza ascoltare le sue indicazioni. Così non va”.
Il problema per il Milan è che con due settimane di pausa le critiche a Fonseca saranno come onde che si andranno a infrangere sulla costa e che lasceranno scorie nella risacca. Un po’ la stessa situazione che vive Thiago Motta alla Juve. Antonio Conte, forse riferito a lui, forse no, chi lo sa, nei giorni scorsi pare avergli tirato una bella stilettata: “La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre…” è la frase di introduzione prima dell’affondo: “Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi... qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca' nisiciun' è fesso".
Qualcuno maligna che Conte parla arrabbiato perché voleva tornare alla Juve. Possibile ma ora che allena il Napoli è sicuramente metallizzato per battere Madama, e battere pure l’Inter: che ha troppe amnesie difensive perché Simone Inzaghi sta sbagliando l’approccio nella gestione di un gruppo che si sente, lui per primo, già imbattibile: infatti in Champions non ha preso neanche un gol, in A ne ha subiti 9, troppi: sul lungo percorso contro Conte potrebbero pesare.
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